Piemonte, pubblicato il bando per il risparmio energetico. Dal 25 marzo è possibile chiedere i contributi
La Regione stanzia 2,6 milioni di euro per interventi di riqualificazione energetica degli edifici: possono accedere al bando soggetti pubblici e privati, amministratori condominiali e ESCO. Adriano Pessina, consulente energetico: "Va nella giusta direzione ma occorre anche formare i tecnici comunali per valutare adeguatamente le offerte dei privati"
12 March, 2013
E’ stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte l’edizione 2013 del bando per il risparmio energetico. Con una dotazione iniziale di 2,6 milioni, si prevede la concessione di contributi per interventi di manutenzione e ristrutturazione finalizzati alla riqualificazione energetica di impianti ed edifici esistenti sul territorio piemontese: sostituzione dei generatori di calore, adozione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore, cambio dei serramenti, coibentazione di superfici che presentano criticità dal punto di vista delle dispersioni termiche, quali sottotetti e piani pilotis, installazione di pannelli solari termici.
Possono accedere al bando i soggetti pubblici e privati proprietari degli edifici (o titolari di diverso diritto reale o di godimento), amministratori condominiali, imprese o società di gestione energetica (ESCO). L’agevolazione è costituita da un contributo in conto interessi e da un fondo di garanzia o da un contributo in conto capitale, quest’ultimo previsto esclusivamente per interventi di importo non superiore a 15 mila euro.
Le domande dovranno essere inviate per via telematica a Finpiemonte dal 25 marzo 2013, compilando il modulo che sarà reperibile su www.finpiemonte.info e spedite in copia cartacea entro i successivi cinque giorni lavorativi.
“La Giunta -ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Roberto Ravello- è riuscita ad incrementare le risorse per incentivare il risparmio energetico e procedere alla revisione del bando per la concessione dei contributi al fine di facilitare l’accesso al credito da parte dei condomini, introducendo nuovi criteri e modalità di concessione allo scopo di migliorarne la fruibilità da parte dei cittadini. I benefici di questa iniziativa saranno molteplici, in quanto sarà possibile ottenere finanziamenti a tasso zero per effettuare interventi che genereranno ulteriori risparmi sulle bollette, ma si produrranno anche effetti benefici sull’ambiente e sulla salute, dal momento che contribuiranno a ridurre le emissioni inquinanti”.
“Il provvedimento va nella giusta direzione”, è il parere di Adriano Pessina, consulente energetico di Spes Consulting. “Finanziando le imprese per realizzare progetti di efficientamento energetico, si supplisce alle gravi difficoltà dei Comuni di realizzare investimenti per lo sviluppo. Il sistema del rientro degli investimenti tramite i risparmi ottenuti (alla base delle Energy Service Company) è un altro indirizzo importante. – prosegue l’ing. Pessina – Con una criticità però: sarebbe opportuno finanziare anche gli uffici tecnici dei Comuni, perché non siano nelle mani delle società private”. Si spieghi meglio. “Se un Comune non possiede conoscenze tecniche adeguate, difficilmente saprà valutare adeguatamente un’offerta presentatagli da un privato, ad esempio in tema di risparmi nell’illuminazione pubblica”.
“Detto questo, il provvedimento resta positivo: permette soprattutto ai piccoli Comuni interventi di riqualificazione delle proprie strutture (caldaie, illuminazione, infissi), e li spinge anche a mettersi insieme per concentrare risorse e competenze. Benefici utili anche per i privati, mentre adeguati controlli consentono di evitare le speculazioni.”