Rinnovabili, il Parlamento Ue chiede una strategia concreta per il dopo 2020
Approvata a larga maggioranza una risoluzione dall'Europarlamento che chiede alla Commissione di varare al più presto una strategia dedicata alle politiche in materia di rinnovabili per il dopo 2020
15 March, 2013
Rinnovabili, efficienza energetica, politiche chiare che includano obiettivi anche sulle emissioni per il 2030: questi dovrebbero essere i pilastri della road map Ue dell'energia dopo il 2020, in vista di un'economia a basso contenuto di carbonio per il 2050. L'appello arriva dall'Europarlamento, in una risoluzione approvata a larga maggioranza (337 voti a favore, 195 contrari e 37 astensioni).
"Dobbiamo creare un equilibrio fra energia e ambiente" spiega il relatore, l'eurodeputato greco Niki Tzavela (Efd), secondo cui "approcci dogmatici da una o entrambe le parti porterebbero solo ad una carenza di energia per i cittadini europei e alla deindustrializzazione dell'Europa". Nella risoluzione gli eurodeputati chiedono alla Commissione Ue di presentare una strategia post 2020 che sia "coerente" con l'agenda della 'decarbonizzazione' per il 2050, creando anche un contesto di norme e regole "ambizioso e stabile".
Anche in uno scenario di grandi cambiamenti, per l'Europarlamento il gas naturale continuerà a giocare "un ruolo importante a medio termine", perché costituisce un modo "relativamente rapido ed efficiente dal punto di vista dei costi" per ridurre la dipendenza da altri carburanti fossili più inquinanti, ma anche un sistema flessibile per riequilibrare il flusso variabile delle forniture di rinnovabili. E di fronte alla caduta dei prezzi della CO2 sul mercato europeo delle emissioni (Ets), gli eurodeputati rivolgono un appello alla Commissione Ue perché "adotti misure di correzione". (ANSA).