50% riciclo al 2020: obiettivo europeo già raggiunto da cinque Paesi. L'Italia ce la farà?
L'Agenzia europea per l'Ambiente ha pubblicato una relazione sulla gestione dei rifiuti nei Paesi europei. Secondo l'AEA cinque Paesi (Austria, Belgio, Germania, Paesi Bassi e Svizzera) hanno già raggiunto l'obiettivo di riciclare il 50% di rifiuti domestici e simili entro il 2020. Italia sulla strada giusta ma rimangono "enormi" differenze fra regioni
20 March, 2013
“Complessivamente è stato riciclato in Europa, nel 2010, il 35% di rifiuti urbani, che rappresenta un notevole miglioramento rispetto al 23% del 2001. Tuttavia molti paesi incontreranno enormi difficoltà a soddisfare gli obiettivi imposti dall’UE di riciclare il 50% di rifiuti domestici e simili entro il 2020”. E' quanto afferma l’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) in una nuova relazione che analizza la gestione dei rifiuti solidi urbani nei 27 Stati Membri dell’UE più Croazia, Islanda, Norvegia, Svizzera e Turchia.
“Cinque Paesi europei – fa sapere L'AEA - hanno già raggiunto questo obiettivo, ma molti altri dovranno compiere sforzi eccezionali per conseguirlo prima del termine ultimo”. L’Austria ha la percentuale più alta di riciclo (63%), seguita da Germania (62%), Belgio (58%), Paesi Bassi (51%) e Svizzera (51%). Bulgaria e Romania, invece, riciclano piccole percentuali di rifiuti urbani: per raggiungere l’obiettivo entro il 2020, dovranno aumentare il riciclo di oltre 4 punti percentuali l’anno nel corso di questo decennio (cosa che nessun paese è riuscito a realizzare tra il 2001 e il 2010).
L’AEA ha pubblicato, insieme alla relazione principale, anche le relazioni sui singoli Paesi. Il Regno Unito ha aumentato la quota di riciclo dei rifiuti urbani dal 12% al 39% tra il 2001 e il 2010, mentre l’Irlanda ha innalzato i livelli di riciclo dall’11% al 36% nello stesso periodo. Anche la Slovenia, la Polonia e l’Ungheria hanno migliorato notevolmente i livelli di riciclo dal loro ingresso nell’UE. E l'Italia? Il Belpaese è sulla rotta giusta per arrivare al target Ue. Il tallone d'Achille è rappresentato però dalle “enormi” differenze fra regioni, con un progressivo “riscatto” della Campania che ha registrato fra il 2008 e il 2010 il salto maggiore nel tasso di riciclo (+14%), seguita da Marche (+13%) e Sardegna (+13%).
“In un periodo relativamente breve - ha dichiarato Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’AEA - alcuni paesi hanno promosso con successo una cultura del riciclo, con infrastrutture, incentivi e campagne di sensibilizzazione. Altri continuano invece a restare indietro, sprecando enormi quantità di risorse. L'attuale elevata domanda di alcuni beni dovrebbe costituire per i paesi un segnale sulle evidenti opportunità economiche del riciclo. Per l'Italia, il rapporto Ue rileva forti differenze fra una regione e l'altra: nel 2010 il tasso di riciclo complessivo andava dal 9% della Sicilia al 59% del Veneto, il riciclo dei materiali dal 6% della Sicilia al 37% del Trentino Alto Adige e il riciclo dell'organico dall'1% della Basilicata al 26% del Veneto”.
Managing municipal solid waste. A review of achievements in 32 European countries - dal sito AEA
Riciclo al 50% nel 2020: per l'Ue l'Italia ce la può fare, ma purtroppo sono dati fasulli! - da greenreport del 20.03.2013