F2i sospende l'investimento in Iren Ambiente. Pesano i procedimenti penali per l'inceneritore di Parma
A ridosso dell'avvio della fase preliminare dell'inceneritore di Parma una lettera "strettamente riservata e confidenziale", pubblicata in esclusiva da ilfattoquotidiano.it, annuncia la sospensione dell'investimento di F2i (Fondi Italiani per le Infrastrutture) in Iren Ambiente: "Dobbiamo tutelarci da eventuali rischi di confisca o demolizione dell'impianto derivanti da procedimenti penali in corso. Allo stato si ritiene opportuno sospendere l'investimento"
27 March, 2013
La lettera "strettamente riservata e confidenziale" è firmata Vito Gamberale (amministratore delegato di F2i). Il destinatario è Iren Ambiente. L'oggetto della missiva è l'accordo di F2i con Iren Ambiente. Il documento datato 22 febbraio 2013 è stato pubblicato in esclusiva dal ilfattoquotidiano.it. Nella lettera F2i annuncia di sospendere l'investimento in Iren Ambiente.
Lo scorso dicembre fu Radiocor ad annunciare l'alleanza tra F2i e Iren: "Sono prossime a sbloccarsi le trattative per l'ingresso della stessa F2i (con una quota di minoranza) nella divisione waste to energy della multutility, un business che farà capo al cosiddetto fondo Ambiente. Il Tribunale del Riesame di Parma ha infatti bocciato la richiesta di sequestro preventivo del nuovo termovalorizzatore della città emiliana, stoppando la battaglia giudiziaria lanciata dal neosindaco, il grillino Federico Pizzarotti. L'impianto, che entrera' in funzione da aprile dopo investimenti per 190 milioni, sarà uno dei punti di forza della joint venture tra il gruppo energetico e F2i, che potra' contare anche sul termovalorizzatore di Piacenza. La sentenza favorevole del Tribunale dara' un forte impulso alle trattative, iniziate lo scorso giugno e congelate in attesa del semaforo verde della magistratura. F2i dovrebbe rilevare fino al 49% del fondo Ambiente per un introito stimato di Iren pari a circa 80 milioni".
La battaglia legale in realtà pesa sull'investimento di F2i. Il procedimento - si legge nella missiva pubblicata da ilfattoquotidiano.it - ha comportato l’integrazione e la modifica della struttura dell’accordo di investimento di F2i. Sono stati richiesti pareri legali da parte dei rispettivi avvocati circa eventuali rischi di confisca o demolizione del PAI volti a tutelare la posizione di F2i dalle eventuali conseguenze negative derivanti dal citato procedimento penale. I pareri dei legali di Iren non hanno escluso o considerato comunque remoto che il PAI possa essere oggetto di confisca o demolizione.
"Il rischio - scrive ilfattoquotidiano.it - che le vicissitudini giudiziarie dell’inceneritore possano mandare a monte la sua realizzazione è ancora elevato e, conseguentemente, secondo F2i, non si sono soddisfatte le condizioni dell’investimento. Anzi, in conseguenza dell’ordinanza del Tribunale del Riesame di Parma del 5 dicembre 2012, i legali di Iren hanno evidenziato la possibilità di incolpazione con riferimento all’ipotesi corruttiva. Nella lettera firmata dall’ad di F2i si evidenzia la possibilità che la vicenda processuale si sviluppi con un aggravamento della impostazione accusatoria che porterebbe a non escludere nuovi provvedimenti cautelari a valere sul patrimonio della società".
Altro tassello che complica la situazione è costituito dalle incertezze circa le entrata in esercizio del PAI entro la data ultima per beneficiare degli incentivi di legge come si legge nella lettera.
Allo stato - è la conclusione a cui giunge F2i - fino a quando non sarà delineata con chiarezza la risoluzione delle criticità relative al PAI, si ritiene opportuno sospendere l’investimento in IAM (Iren Ambiente spa ndr).
Caos inceneritore Parma, F2i pensa alla fuga. La lettera che può portare allo stop - articolo e testo della lettera da ilfattoquotidiano.it del 27.03.2013