Torino, la raccolta differenziata raggiunge le aule studio
Il progetto promosso dalla Consulta regionale dei giovani in collaborazione con l’Amiat mira a garantire, come già avviene nei dormitori e nelle mense, la raccolta differenziata nelle aule studio dell’Edisu
27 March, 2013
“L’Ente diritto allo studio fornisce una miriade di servizi agli studenti gestendo numerosi spazi, che producono ovviamente rifiuti, per cui ci è parso importante appoggiare il progetto della Consulta regionale dei giovani. Anzi, sarebbe opportuno estendere iniziative del genere a tutte le sedi universitarie piemontesi”. In questo modo si è espresso, nella biblioteca dell’Edisu di via S. Ottavio, il presidente di Edisu Piemonte, Umberto Trabucco, nel corso della conferenza stampa sul progetto di raccolta differenziata nelle aule studio dell’Ente.
Il progetto promosso dalla Commissione casa e ambiente e dall’Ufficio di presidenza della Consulta regionale dei giovani, in collaborazione con l’Amiat e la Città di Torino, è volto a garantire, come già nei dormitori e nelle mense, la raccolta differenziata nelle aule studio dell’Ente.
Alessandro Stefanutti e Cristiano Liardo della Consulta hanno spiegato che il progetto, fondato sul fatto che è realizzabile a costo zero, è di alta valenza educativa verso i comportamenti degli studenti: “Ognuno di noi può agire sul proprio stile di vita adottando pratiche che raggiungano l’obiettivo di produrre meno rifiuti possibili e che quelli prodotti siano recuperabili o riutilizzabili. Tutto questo in sintonia con la strategia comunitaria delle 4R: raccolta differenziata, riciclaggio, riduzione e riuso”.
Maurizio Magnabosco, amministratore delegato Amiat, ha sottolineato “quanto sia non semplice interiorizzare certi meccanismi di educazione ambientale e dell’importante ruolo del controllo sociale per rendere un fatto normale la raccolta differenziata. Questo pure in una città come Torino che è il più virtuoso capoluogo di regione in Italia con una quota del 42% di raccolta differenziata”.