Nuova illuminazione a Led ad Alessandria: vantaggio ambientale sì, risparmio economico forse, riduzione del flusso chissà
Il nuovo contratto tra Comune ed Enel Sole per la sostituzione di 1600 apparecchi e il ricablaggio di 3900 punti luce promette vantaggi per il dissestato bilancio cittadino. Ma quanto conviene investire in nuovi impianti? Un’analisi insieme all’ing. Marco Neri, Direttore Lavori Pubblici ad Alessandria.
29 March, 2013
Una scelta sostenibile è il punto di incontro tra benefici ambientali, economici e sociali a lungo termine. In tempi di ristrettezze economiche potrebbe esser questa la via per scelte politiche consapevoli: anche negli enti locali. Ad Alessandria, dove il dissesto finanziario induce a trovare formule virtuose, è stato presentato a gennaio il nuovo accordo tra Comune ed Enel Sole per la gestione e lo sostituzione dell’illuminazione pubblica con tecnologia a LED.
La storia, però, risale a prima del 2013: un impianto pilota venne installato in Corso Lamarmora già nel 2009, sotto la giunta Fabbio, che volle poi proseguire su questa strada, attraverso una convenzione con Enel del 2011, che non venne tradotta in pratica, anche per i suddetti motivi finanziari: Enel Sole, comunque, investì autonomamente sui punti luce di sua proprietà (un aspetto su cui torneremo tra poco), trasformandoli a costo zero per il Comune. La nuova giunta – insediata a maggio 2012 – arriva quindi a stipulare una convenzione Consip (l’Ente per gli appalti pubblici del Ministero) per la sostituzione di tutte le apparecchiature con quelle a LED, anche sugli impianti di proprietà comunale, a gennaio 2013.
Con quali vantaggi? Per capirlo, consideriamo intanto alcuni dati. Nella precarietà contabile dovuta al dissesto, l’ipotesi di bilancio 2012 contiene alla voce illuminazione pubblica:
- 960.000 € di spesa sugli impianti di proprietà del Comune (consumo di energia e manutenzione)
- 300.000 € di manutenzione e 750.000 € di consumo su quelli di proprietà Enel Sole,
per un totale di circa 2 milioni di euro.
I punti luce sono circa 12.000, divisi tra un 45% di proprietà comunale, ed il restante 55% di Enel sole. Il perché ce lo spiega l’ingegner Marco Neri, direttore Lavori Pubblici dell’Ente: “la situazione ha ragioni storiche, comuni a tutto il Piemonte, dovute al fatto che Enel aveva sede a Novara e si occupava allora di gestire l’illuminazione pubblica dei comuni della zona. In seguito, intorno agli anni ’70-’80, i comuni, tra cui Alessandria, hanno cominciato a costruirli in proprio, creando questa situazione ibrida”.
La convenzione del 2013 prevede secondo i firmatari un risparmio in termini economici nell’arco dei nove anni di durata del contratto: “la longevità degli impianti a Led, unita alla loro efficienza” – illustra il dottor Neri – “permette il rientro dell’investimento”. Le previsioni di spesa del Comune messe a nostra disposizione parlano di:
4 milioni 260 mila € di spesa complessiva per l’energia (non solo illuminazione quindi) nel 2012,
che diventano 3 milioni di € nel 2013,
e 2 milioni 850 mila € nel 2014.
Con due precisazioni: pur nell’evidenza di una riduzione dei costi, il dato 2012 è sovrastimato perché contiene anche una parte di spesa a copertura del 2011, dovuta al particolare contesto finanziario; inoltre “resta l’incognita del prezzo dell’energia”, aggiunge Neri.
Il vero vantaggio però, dovrebbe essere in termini ambientali: “il 34% dei consumi in meno è un dato reale”, pari a 1.571.000 di kWh risparmiati ogni anno, che si traduce in minori emissioni di CO2 per 586 tonnellate/anno.
Nell’ottica di un uso più razionale dell’energia, di maggiori vantaggi economici e di minore inquinamento luminoso, molti Paesi e città d’Europa stanno introducendo limitazioni alle illuminazioni pubbliche e private in ore notturne (si veda la recente normativa francese, slovena e il dibattito in corso ad Hannover): pensate di ricorrere ad una riduzione del flusso nelle ore di minor esigenza per la popolazione? “Dovremo valutarlo, temo. Ma l’illuminazione è vista come un elemento di sicurezza. Per fortuna, con impianti a LED si può ridurre in parte il flusso senza troppe conseguenze sull’intensità luminosa. Su questo punto si può intervenire”