Le sentinelle dei rifiuti al mercato di corso Brunelleschi | Video
Ecco il video e le impressioni delle "sentinelle" dopo la ricognizione tra i rifiuti depositati in corso Brunelleschi al termine di una giornata di mercato
10 April, 2013
Michele Dicanosa
Lorenzo Marinone
Continua l’indagine delle “sentinelle dei rifiuti” sulla qualità della raccolta differenziata nei mercati di Torino. La nuova tappa è il mercato di corso Brunelleschi.
All’inizio del mercato gli operatori ecologici forniscono agli ambulanti gli strumenti necessari per raccogliere i rifiuti. Ai banchi di ortofrutta viene consegnato un bidone esclusivamente per l’organico e un sacco nero per l’indifferenziato. Questi bidoni in genere vengono utilizzati correttamente, senza troppi errori. Se per la fretta è comprensibile che qualche pezzo di carta finisca in mezzo agli scarti della verdura, stupisce trovare una grande quantità di alimenti sicuramente in buono stato. Inoltre l’impressione è che parte degli scarti venga gettata per terra perché la capacità dei bidoni non è sempre adeguata.
Ai banchi extra-alimentari viene consegnato un sacco trasparente grigio, nel quale finiscono indistintamente tutti i rifiuti da loro prodotti. Dalla carta agli imballaggi in plastica, dagli appendiabiti al polistirolo. Gli ambulanti interrogati in merito alla differenziata sostengono di non aver ricevuto indicazioni particolari, ma solo la consegna di non lasciare nulla per terra. Quello che è certo è che in questo mercato viene dato loro un solo tipo di sacco.
Al termine del mercato la cooperativa Frassati, che si occupa della raccolta in corso Brunelleschi per conto di Amiat, mette in campo mezzi preposti a suddividere le varie tipologie di rifiuti. Vengono raccolti separatamente da mezzi distinti sia l’organico sia il cartone, anche se in quest’ultimo caso si tratta esclusivamente di scatoloni provenienti dai banchi di abbigliamento. Il resto della carta infatti si trova nei sacchi trasparenti grigi, che vengono raccolti insieme a quelli neri dell’indifferenziato da un terzo mezzo.
Anche se, nel complesso, gli errori di conferimento da parte degli ambulanti sono minimi e la cooperativa Frassati effettua puntualmente la raccolta, si ha l’impressione che la differenziata possa venire decisamente migliorata. A una prima stima, infatti, sembra che circa la metà dei rifiuti raccolti come indifferenziato possa essere suddivisa con più accuratezza. Basterebbe uno sforzo minimo per dividere almeno carta e plastica già sul mercato se agli ambulanti fossero consegnati gli appositi sacchetti.