Trasporti, a rischio crollo anche il Veneto, che si affida al solo Fondo unico nazionale
Per scongiurare il crollo servono 23 milioni di euro. I sindacati: "Sconcertati per la scelta operata in Veneto di non finanziare con risorse proprie i contratti di servizi per il trasporto pubblico locale e di fare affidamento solo sui 406 milioni di euro del riparto del fondo unico nazionale"
29 April, 2013
"Per evitare il tracollo mancano 23 milioni". Così i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cisal, Fast e Orsa hanno riassunto, al presidente del consiglio Clodovaldo Ruffato e ai consiglieri regionali della commissione Trasporti, le preoccupazioni del comparto del trasporto locale ad un mese dall'approvazione del bilancio 2013
"Siamo sconcertati per la scelta operata in Veneto di non finanziare con risorse proprie i contratti di servizi per il trasporto pubblico locale e di fare affidamento solo sui 406 milioni di euro del riparto del fondo unico nazionale - ha detto Ilario Simonaggio, Filt Cgil - Le risorse nazionali non sono sufficienti: mancano 7 milioni per il contratto di servizio con Trenitalia, circa 8 milioni per il trasporto su gomma e acqua e altri 8 milioni per dare avvio agli orari cadenzati dei treni, che i pendolari veneti attendono ormai da 23 anni». Tra l'altro con l'avvio, forse a settembre, del progetto di orario cadenzato, ci sarà un rincaro dei biglietti.
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