Citytech ripensare la mobilità urbana del III millennio: a Milano il 21-22 ottobre 2013
Il 21 e 22 ottobre 2013 la Fabbrica del Vapore di Milano ospiterà Citytech, l'evento salone rivolto ad aziende, pubbliche amministrazioni e alle diverse espressioni della società civile per confrontarsi sulle sfide della mobilità nuova
06 May, 2013
Carburanti e assicurazioni sempre più insostenibili e trasporto pubblico in perenne rischio default; ma anche tanta voglia di bicicletta e di ripensare gli spostamenti in città: è la mobilità al tempo della crisi. Per discutere, confrontarsi e cercare risposte a queste nuove esigenze la Fabbrica del Vapore di Milano ospiterà il 21 e il 22 ottobre 2013 Citytech, un incubatore di idee verticalizzate sulla Mobilità Nuova come chiave per reinterpretare lo spazio, la qualità della vita e il rapporto della città con le persone e tra le persone. L’evento è rivolto ad aziende, pubbliche amministrazioni e alle diverse espressioni della società civile per confrontarsi e modellare insieme la mobilità italiana del terzo millennio.
“La mobilità umana negli ultimi 40 anni è sestuplicata – scrivono gli organizzatori - ed è raddoppiata solo negli ultimi 10 anni. Entro 20 anni la domanda di mobilità eccederà le attuali capacità dei sistemi di trasporto. Nel 2050 i passeggeri triplicheranno; il traffico merci quadruplicherà. E ad aumentare non sarà solamente la mobilità umana, ma anche il tasso di urbanizzazione: si stima che nel 2050, due terzi della popolazione mondiale vivrà all’interno delle città.
Questi due trend evidenziano la reale sfida che la nostra società si trova ad affrontare: gestire persone e merci che si muovono in spazi sempre più ristretti e che, di conseguenza, devono essere razionalizzati.
La scorretta razionalizzazione degli spazi dedicati alla mobilità ha significato per l’Italia un -20% di accessibilità e un +20/35% dei tempi di percorrenza in 10 anni. Su base annuale conseguentemente si registra un costo del 3% del PIL nazionale a causa della congestione stradale e del 2% del PIL a causa dell’incidentalità stradale.
“Razionalizzazione” e “investimenti mirati” sono quindi oggi le parole chiave in un contesto di crisi economica e di esaurimento delle risorse. La crisi economica stessa sta determinando un cambiamento nelle abitudini di mobilità degli Italiani (biciclette, mezzi in condivisione e TPL) a cui deve necessariamente corrispondere un mutamento dell’offerta.
L’Europa offre una prima ricetta, spingendo per uno spazio europeo unico dei trasporti più efficiente e sostenibile tramite interoperabilità dei sistemi, open data, multimodalità, apertura del mercato, mezzi di trasporto innovativi e ITS. Per raggiungere questi obiettivi, l’Italia deve prima colmare lo spread di mobilità che la separa dagli altri paesi e allo stesso tempo, deve aff rontare i megatrend dell’epoca che impattano sulla mobilità: Urbanizzazione, Transnazionalismo, Accelerazione della vita, Nuovi Assi di Potere, Longevità.
Il potenziale di ottimizzazione della mobilità italiana in ottica “smart” è grande. Ad oggi è il tasso di penetrazione delle tecnologie smart sul territorio nazionale è intorno al 5-10%; in 10/15 anni si può arrivare al 100%. Ma per parlare davvero di Mobilità Nuova è necessaria una stretta iterazione e un confronto tra i protagonisti del settore. Solamente una collaborazione tra gli attori della politica, dell’economia e della società può, infatti, portare alla creazione di un risultato a somma positiva e in grado di generare consensi per la politica, servizi per i cittadini, commesse per gli operatori economici: ed è proprio quello che si cercherà di fare a Milano, il 21 e il 22 ottobre.