CO2, WWF: «Concentrazione record, vicini alla soglia di 400 parti per milione»
Secondo i dati del laboratorio hawaiiano Mauna Loa Observatory, la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera ha toccato la quota record di 400 ppm (parti per milione). Il mondo, secondo il WWF, rischia sul serio di diventare molto più caldo di come lo conosciamo
06 May, 2013
I livelli di CO2 atmosferica stanno raggiungendo, per la prima volta, la concentrazione record di 400 ppm (parti per milione). A rilevarlo, come riporta il Wwf, sono gli scienziati del Mauna Loa Observatory nelle Hawaii. E ora "l'imperativo di ridurre e puntare ad azzerare le emissioni non è mai stato più forte", dichiara Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia Wwf Italia.
"La comunità scientifica - spiega la Midulla - ci dice che l'eccesso di Co2 che abbiamo in atmosfera porterà a un mondo più caldo. L'ultima volta che nell'atmosfera della Terra c'è stata tanta CO2 quanto oggi, il mondo era di 3-4 gradi Celsius più caldo e il livello dei mari più caldi era da 5 a 40 metri più alto di quello attuale". Secondo gli scienziati, sono gli esseri umani i responsabili per l'aumento dei livelli di Co2 nell'atmosfera, con una gran fetta dell'inquinamento climatico globale proveniente dal settore energetico, in particolare i combustibili fossili.
Se i livelli di Co2 continuassero ad aumentare, fa sapere il Wwf, ci si potrebbe aspettare di vedere temperature record diventare la nuova media estiva; siccità record diventare la norma e tempeste record e inondazioni diventare eventi frequenti.
"A livello globale, le comunità e i governi già faticano a rispondere alla siccità, ai cattivi raccolti e agli eventi meteorologici estremi, anche nei paesi ricchi come gli Stati Uniti - prosegue Midulla - Se i livelli di CO2 continueranno ad aumentare sarà sempre più arduo e improbabile adattarsi ai cambiamenti climatici. Con una rapida svolta globale verso le energie rinnovabili e pulite, supportata da forti misure per l'efficienza energetica, saremo in grado di ridurre drasticamente le emissioni di CO2 e infine stabilizzare e ridurne la concentrazione".
Per l'Italia è urgente fare la propria parte, anche nell'interesse nazionale: ''Chi si muoverà in fretta e attuerà la svolta energetica con tempestività, ridisegnando l'economia su basi rigenerative e di massima efficienza, spenderà meno e sarà leader nel prossimo futuro. Il nuovo governo deve ascoltare gli scienziati e gli economisti più illuminati, sottraendosi alle influenze di vecchie lobby che stanno condannando se stesse e il Paese al ruolo di dinosauri dell'energia, invece di puntare al futuro'', conclude Midulla.