Commissione Ambiente alla Camera, la Presidenza va a Ermete Realacci
Ermete Realacci è stato eletto con 31 voti. Vice presidenti della Commissione sono stati nominati Tino Iannuzzi del Pd con 29 voti e Massimo Felice De Rosa del Movimento 5 Stelle con 8 voti. I due segretari sono Tommaso Ginoble del Pd che ha ottenuto 29 voti e Patrizia Terzoni di M5s a cui sono stati dati 8 voti
07 May, 2013
Ermete Realacci è il nuovo presidente della Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera. E' stato eletto con 31 voti. Vice presidenti della Commissione sono stati nominati Tino Iannuzzi del Pd con 29 voti e Massimo Felice De Rosa del Movimento 5 Stelle con 8 voti. I due segretari sono Tommaso Ginoble del Pd che ha ottenuto 29 voti e Patrizia Terzoni di M5s a cui sono stati dati 8 voti.
Bio
E' nato a Sora (Frosinone) il 1 maggio 1955, è sposato a vive a Roma. È stato eletto per la prima volta in Parlamento nel 2001, nel collegio di Pisa, San Giuliano e Calci, rieletto nelle liste dell'Ulivo nel 2006, sempre in Toscana, confermato nella XVI Legislatura e rieletto anche nell'attuale Legislatura, nelle liste del Partito Democratico. Attualmente è membro della direzione del PD e Responsabile nazionale Green Economy. Durante la segreteria di Dario Franceschini è stato responsabile del Dipartimento Ambiente del Partito Democratico e sotto la segreteria di Veltroni è stato Ministro dell'Ambiente del Governo Ombra del PD. Nella XV Legislatura ha ricoperto l'incarico di Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati e responsabile comunicazione del Partito Democratico.
Ha guidato fin dai primi anni Legambiente, di cui è tuttora presidente onorario, facendone l'associazione ambientalista italiana più diffusa e radicata sul territorio. Molte le battaglie e le iniziative che ha condotto in questi anni: dalla difesa della salute dei cittadini e dell'ambiente, inteso come intreccio inimitabile di natura, storia, cultura, coesione sociale, creatività, alla promozione della green economy in tutti i settori della nostra economia, passando per la promozione delle produzioni agroalimentari di qualità e a KmZero e del commercio equo e solidale; dalla valorizzazione delle nostre risorse più preziose - il paesaggio, i parchi, i beni culturali, il turismo di qualità, la bellezza, il made in Italy - alla difesa dei Piccoli Comuni; dalle iniziative per la difesa del suolo e per liberare le città da inquinamento, traffico e abusivismo edilizio, fino alla lotta alle ecomafie, alla corruzione e per scongiurare il ritorno del nucleare in Italia. Il filo conduttore è l'idea di un'Italia che fa l'Italia, scommette sui propri talenti, affronta la crisi senza lasciare indietro nessuno.