FIAB: Quando un sottosegretario all’ambiente è contro l’ambiente…
Il sottosegretario Cirillo: "Area C esite solo per fare cassa. L'obiettivo dichiarato, l'abbattimento del Pm10, non è stato raggiunto". Giulietta Pagliaccio (FIAB): "Complimenti per aver concentrato tante sciocchezze in poche righe: Area C è una congestion charge: l'obiettivo primario era la riduzione del traffico"
08 May, 2013
A distanza di alcuni giorni dalla grande manifestazione del 4 maggio di Milano che ha riunito migliaia di persone a piedi e in bicicletta per chiedere ancora una volta politiche per Mobilità Nuova, fanno ancora discutere le dichiarazioni alla stampa del sottosegretario all’Ambiente, Marco Flavio Cirillo, fresco di nomina nel Governo Letta, il quale non ha trovato di meglio che sparare su Area C di Milano, definendola uno specchietto per le allodole, e affermando che il suo «sarà un ambientalismo non ideologico e non demagogico», che «Area C esiste soltanto per fare cassa» e che «l’obiettivo dichiarato dalla ZTL, l’abbattimento del Pm10, non è stato raggiunto».
Innanzitutto sembra un fatto molto grave che il sottosegretario all’Ambiente non sappia che l’obiettivo primario di Area C non è stato l’abbattimento del Pm10 (pollution) bensì della congestion, cioè del traffico. In questo senso i numeri parlano chiaro e descrivono una realtà assai diversa da quella suggerita dall’ex sindaco di Basiglio, che evidentemente nutre una avversione politica, ideologica e demagogica per la misura adottata dal Comune di Milano, contro la quale aveva anche mosso azioni giudiziarie già respinte dai giudici competenti.
"Complimenti quindi al sottosegretario - dichiara Giulietta Pagliaccio, Presidente FIAB - che in poche righe è riuscito a concentrare una serie di sciocchezze che sottolineano non solo quanto sia “ideologico e demagogico” i concetti espressi ma evidenziano quanto poco si conosca l’argomento e questo sì che è grave per una persona che deve “governare” il problema".
"Non che si pretenda di avere specialisti nei vari settori - prosegue il Presidente FIAB - anche se aiuta essere, che so, medico se di tratta di questioni legate al Ministero della Salute o economisti se si tratta di vicende economiche, ma i cittadini hanno il diritto di avere almeno persone che umilmente si mettono al servizio e cercano di conoscere il tema di cui trattano, evitando parole al vento che rischiano di creare solo confusione".
Per fortuna ci sono anche politici che cercano di capire e conoscere i problemi. A questo proposito nei prossimi giorni FIAB incontrerà alcuni tra i parlamentari che hanno ricostituito l'intergruppo Amici della Bicicletta (oggi Gruppo interparlamentare per la Rete per la Mobilità Nuova), capitanato da Paolo Gandolfi.