Aerei, tassa sul rumore: il Lazio comincia a riscuotere, ma appena il 10% dell'IRESA servirà per le compensazioni
A partire da maggio la Regione Lazio comincerà a riscuotere l'Iresa, l'Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aerei. Una tassa di scopo, i cui proventi dovrebbero essere impiegati per le compensazioni ambientali e gli interventi di contenimento dell'inquinamento acustico. Dovrebbero...
08 May, 2013
E alla fine il Lazio l'ha applicata: l'IRESA, la tassa anti rumore destinata al contenimento - e alla compensazione - dell'inquinamento acustico causato dagli aerei è stata introdotta in Lazio dalla Finanziaria regionale 2013 della nuova giunta Zingaretti.
Buone notizie per l'ambiente? Più o meno. La tassa dovrebbe sì essere una compensazione ambientale, ma di fattoa ppena il 10% del tributo riscosso verrà impiegato nella lotta all'inquinamento... "Con l’articolo 5 si disciplina l’istituzione dell’imposta sulle emissioni sonore degli aeromobili (IRESA) quale tributo proprio regionale. Una quota pari al 10 per cento di tale tributo è destinata al completamento dei sistemi di monitoraggio acustico e al disinquinamento acustico e all’eventuale indennizzo delle popolazioni residenti nelle zone vicine agli aeroporti. Il gettito atteso da questo nuovo tributo regionale è pari a 37 milioni di euro nel 2013 e a 55 milioni l’anno a partire del 2014".
Come era prevedibile, le reazioni delle compagnie aeree non si sono fatte attendere. "L'ennesima tassa sui voli introdotta dalla Legge Finanziaria 2013 della Regione Lazio e' una follia" - scrivono Assaereo, IBAR, Comitato Utenti ed AOC di Fiumicino in una nota, esprimendo profondo sconcerto e fortissima preoccupazione per le conseguenze che deriveranno della nuova tassa introdotta dalla Legge Finanziaria 2013 della Regione Lazio.
"L'Iresa graverà sulle compagnie aeree e sui passeggeri, già pesantemente colpiti dalla crisi economica, con l'incredibile ed insostenibile somma di 55 milioni di euro l'anno, dei quali solo una minima parte (il 10%) effettivamente destinato al contenimento dell'inquinamento acustico".
Secondo le associazioni, dietro alla scelta della nuova Giunta ci sarebbe la precisa volontà di favorire l'alta velocità su rotaia a discapito degli operatori di volo.
Confusione sugli importi...
“Alcune Regioni - scrivono le associazioni delle compagnie aeree - nell’attesa di chiarimenti dal governo sulla tassa, avevano ritenuto di sospenderne l’applicazione mentre altre, nei mesi scorsi, hanno istituito la stessa contestata imposta ma prevedendo livelli di contribuzione enormemente più contenuti. Alcuni esempi: un aeromobile di medio raggio (es. Airbus 320) è soggetto ad una tassa sul rumore di circa 14 euro a volo a Milano e di 267 euro a Roma (il 1756% in più); un aeromobile di lungo raggio (es. Boeing 777) paga circa 69 € a Milano e ben 1.257 € a Roma (il 1712% in più!). Dobbiamo quindi prendere atto che per le nostre istituzioni il trasporto aereo continua incomprensibilmente a rappresentare un mezzo attraverso cui “fare cassa”, noncuranti delle conseguenze destabilizzanti di tali decisioni sulle imprese, sui relativi livelli occupazionali e sul diritto alla mobilità dei cittadini”.
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