Sud est barese, Pietro Santamaria: «Chi fa la differenziata, risparmia!». Costi (e ricavi) di quattro comuni
«La raccolta differenziata conviene ai cittadini e ripaga i Comuni». Lo spiega Pietro Santamaria, autore del libro “L’ultimo chiuda la Discarica” in un recente studio che mostra i costi (e i ricavi) dei comuni di Conversano (con sistema a cassonetto stradale), Rutigliano, Mola di Bari e Cellamare (con sistema della raccolta porta a porta)
13 May, 2013
Articolo di Pietro Santamaria
Quali sono i riflessi della raccolta differenziata sulle casse comunali e sulla spesa sostenuta dai cittadini? Per capirlo abbiamo confrontato quattro Comuni: Cellamare, Conversano, Mola di Bari e Rutigliano. Conversano, che ha la percentuale di raccolta differenziata più bassa, sopporta il costo più alto per lo smaltimento dei rifiuti: ben 63 euro all’anno per ogni abitante; Cellamare e Rutigliano, che nel 2012 hanno superato il 70% di raccolta differenziata, pagano in media per i rifiuti quattro volte meno di Conversano; Mola 37 euro all’anno per ogni residente.
Della raccolta differenziata si può pensare quello che si vuole (c’è chi la fa per dovere e con piacere e chi invece la ritiene una grande ed inutile seccatura) ma se si analizzano i numeri (i costi e i ricavi della cessione delle diverse frazioni dei rifiuti) e si scopre che fare la raccolta differenziata conviene allora si può anche cambiare idea e convincersi che la raccolta differenziata oltre ad essere un obbligo di legge è anche un modo per fare risparmiare i cittadini.
Per dimostrarlo abbiamo calcolato il costo di smaltimento dei rifiuti indifferenziati e il ricavo conseguito dalla vendita dei rifiuti raccolti in modo differenziato da quattro Comuni del sud-est barese.
Come avviene la raccolta dei rifiuti in questi quattro Comuni? Conversano esegue la raccolta dei rifiuti con il sistema dei cassonetti stradali, mentre gli altri tre Comuni hanno avviato la raccolta differenziata “porta a porta” a partire da novembre 2011 (Rutigliano), febbraio 2012 (Cellamare) e marzo 2012 (Mola di Bari). Nella tabella 1 sono riportati i risultati della raccolta differenziata che sono stati conseguiti dai quattro Comuni negli ultimi due anni (i dati vengono pubblicati sul portale ambientale della Regione).
Tabella 1. Percentuale della raccolta differenziata in quattro Comuni del sud-est barese.
Comune 2011 2012
Cellamare(5.183 abitanti) 29,6% 70,1%
Conversano(24.425 abitanti): 14,0% 12,1%
Mola di Bari(26.388 abitanti) 22,5% 45,6%
Rutigliano(17.888 abitanti) 17,5% 79,0%
---
Conversano ha fatto registrare percentuali molto basse di raccolta differenziata , mentre Rutigliano e Cellamare hanno ottenuto un netto aumento nel 2012 rispetto all’anno prima; Mola di Bari ha conseguito risultati intermedi. In modo quasi speculare, nello stesso periodo, Cellamare, Mola e Rutigliano hanno diminuito nettamente la produzione di rifiuti indifferenziati (che finiscono in parte in discarica e in parte nel CDR), mentre Conversano ha fatto registrare in entrambi gli anni considerati il valore più alto di rifiuti indifferenziati, nonostante non sia il Comune con il maggior numero di abitanti (tab. 2) .
Tabella 2 – Numero di residenti e di rifiuti solidi urbani indifferenziati in quattro comuni del sud-est barese negli ultimi due anni.
Cellamare: (commento: in diminuzione)
2.218 (Tonnellate rifiuti indifferenziati prodotti nel 2011)
521 (Tonnellate rifiuti indifferenziati prodotti nel 2012)
Mola di Bari: (commento: in diminuzione)
11.296 (Tonnellate rifiuti indifferenziati prodotti nel 2011)
7.154 (Tonnellate rifiuti indifferenziati prodotti nel 2012)
Rutigliano: (commento: in diminuzione)
7.021 (Tonnellate rifiuti indifferenziati prodotti nel 2011)
1.337 (Tonnellate rifiuti indifferenziati prodotti nel 2012)
Conversano: (commento: invariato)
11.978 (Tonnellate rifiuti indifferenziati prodotti nel 2011)
11.936 (Tonnellate rifiuti indifferenziati prodotti nel 2012)
---
Il costo di trattamento dei rifiuti indifferenziati (quelli cioè che non vengono separati per essere poi recuperati o riciclati) è aumentato nel corso degli ultimi tre anni ed oggi è di 126 euro per tonnellata più IVA. A conti fatti, come emerge dalla tabella 3, rispetto al 2011, nel 2012 i Comuni di Cellamare, Mola e Rutigliano hanno risparmiato, rispettivamente, 151mila euro (il 68%), 196mila euro (il 17%) e 453mila euro (il 60%), grazie alla raccolta differenziata , mentre Conversano ha dovuto sborsare 241mila euro in più nel 2012 rispetto al 2011 (il 18% in più).
Tabella 3 – Costo (in euro) sopportato da quattro Comuni per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati.
Comune 2011 2012
Cellamare 246.458 € 68.605€
Mola di Bari 1.254.932€ 942.409€
Rutigliano 780.101€ 176.073€
Conversano 1.330.723€ 1.572.206€
----
Per valutare quanto costano i rifiuti solidi urbani (senza considerare però il costo della raccolta e del trasporto) occorre considerare anche quanto i Comuni spendono per conferire agli impianti di compostaggio la frazione organica (l’umido) raccolta in modo differenziato con i cassonetti stradali (come a Conversano) o con il “porta a porta” (abbiamo considerato il costo di 80 euro per tonnellata) e quanto ricavano dalla cessione dei rifiuti raccolti in modo differenziato (carta e cartoni, vetro, plastica e metalli per i quali, in media, abbiamo supposto pari a 20 euro per tonnellata il loro valore). Ancora una volta, come possiamo vedere dalla tabella 4, i tre Comuni in cui è attivo il sistema di raccolta differenziata spinta hanno aumentato nel 2012 sia i costi per conferire la frazione organica agli impianti di compostaggio sia i proventi della raccolta differenziata, mentre Conversano, a causa dei pessimi risultati conseguiti nel 2012 rispetto al 2011 (tab. 1), ha fatto registrare la diminuzione del costo dell’umido, ridottosi ai minimi termini, e i peggiori ricavi dalla raccolta differenziata.
Tabella 4 – Costo della frazione organica e ricavo (in euro) ottenuto dalla vendita del materiale raccolto in modo differenziato da quattro Comuni negli ultimi due anni.
Costo dell’organico
Cellamare: 0 (nel 2011); 33.710€ (nel 2012)
Mola di Bari: 693€ (nel 2011); e 153.350€ (nel 2012)
Rutigliano: 31.814€ (nel 2011); 236.098€ (nel 2012)
Conversano: 17.414 (nel 2011); 1.431€ (nel 2012)
Ricavo raccolta differenziata
Cellamare: 24.972€ (nel 2011); 31.729€ (nel 2012)
Mola di Bari: 90.268€ (nel 2011); 126.658€ (nel 2012)
Rutigliano: 56.315€(nel 2011); 109.143€ (nel 2012)
Conversano: 46.714€(nel 2011); 31.506€ (nel 2012)
-----
Dai dati del costo di smaltimento dei rifiuti indifferenziati (tab. 3), del costo dell’umido e dal ricavo ottenuto dalla raccolta differenziata (tab. 4) è possibile calcolare quanto hanno speso i Comuni per liberarsi dei rifiuti. I risultati sono riportati nella tabella 5 e sono espressi in valore assoluto e in rapporto al numero di abitanti di ciascun Comune (il riferimento è costituito sempre dai dati pubblicati dal portale ambientale della Regione). In entrambi gli anni considerati è Conversano ad aver sopportato la spesa maggiore , mentre Rutigliano e Cellamare, che hanno i valori più alti di raccolta differenziata, nel 2012 hanno ridotto notevolmente la loro spesa. A Conversano gli abitanti hanno sopportato una spesa maggiore nel 2012 rispetto al 2011 , mentre gli altri tre Comuni, che nel 2011 avevano sopportato l’esborso di circa 43 euro all’anno per ogni abitante, hanno beneficiato di una riduzione netta nel 2012, soprattutto Cellamare e Rutigliano.
Tabella 5 – Spesa (in euro) complessiva (costi meno ricavo) sostenuta da quattro Comuni per la consegna dei rifiuti agli impianti di smaltimento e compostaggio (costi) e di recupero (ricavo) dei rifiuti.
Spesa sostenuta per Comune
Cellamare 221.486€(nel 2011); 70.587€(nel 2012)
Mola di Bari 1.165.357€(nel 2011); 969.101€ (nel 2012)
Rutigliano 755.600€(nel 2011); 303.027€(nel 2012)
Conversano 1.301.423€(nel 2011); 1.542.131€(nel 2012)
Spesa sostenuta per abitante:
Cellamare 42,7€ (nel 2011); 13,6€ (nel 2012)
Mola di Bari 44,2€ (nel 2011); 36,7€ (nel 2012);
Rutigliano 42,2€(nel 2011); 16,9€(nel 2012);
Conversano 53,3€(nel 2011); 63,1€(nel 2012);
----
Conclusioni:
Quindi, Conversano, che non fa la raccolta differenziata spinta, spende quattro volte di più di Cellamare e Rutigliano che invece hanno adottato il “porta a porta”. Mola si colloca tra i due estremi, a dimostrazione che dovrà ancora migliorare i risultati del suo “porta a porta”.
Insomma, la raccolta differenziata conviene ai cittadini e all’ambiente e ripaga i Comuni anche delle maggiori spese sostenute per la gestione che si ha con il “porta a porta” rispetto alla raccolta con i cassonetti stradali. Non è un caso, infatti, che il Comune di Rutigliano ha ridotto nel 2012 la TARSU.
Analisi come questa dovrebbero essere promosse e diffuse dai Comuni, affinché i cittadini facciano con più convinzione e attenzione la raccolta differenziata. Passa parola.