Bari, rifiuti. Cala la produzione nel 2012. Stabile la raccolta differenziata al 21%
Il dato più importante è la continuità nella riduzione di indifferenziato. Circa 17.000 tonnellate in meno rispetto al 2008 e oltre 5 mila rispetto al 2011. Non brilla la raccolta differenziata, stabile al 21%
18 May, 2013
E’ stato il capoluogo pugliese uno degli ultimi a trasmettere i propri dati ufficiali di produzione di rifiuti urbani del 2012 al sito regionale www.rifiutiebonifica.puglia.it.
Come si evince dal grafico elaborato da Eco dalle città, il dato più importante è la continua riduzione dell’indifferenziato. Circa 17.000 tonnellate in meno rispetto al 2008 e oltre 5 mila rispetto al 2011. Secondo gli esperti del settore sono tre in genere le cause che determinano la riduzione dei rifiuti urbani: l’introduzione della raccolta porta a porta, che comporta un calo fisiologico del 10%-15% circa, il calo demografico (data la stretta correlazione tra produzione dei rifiuti e numero degli abitanti: dove c’è un uomo si produce un rifiuto!), e/o il calo dei consumi. Per quanto riguarda Bari è molto probabile che siano intervenuti questi ultimi due fattori. Secondo l’Istat, infatti, negli ultimi anni la popolazione è diminuita di qualche migliaio di unità e la crisi dei consumi potrebbe aver fatto il resto. La produzione procapite mensile di ogni barese è dunque diminuita: nell’ultimo quinquennio, di oltre 3,5 chilogrammi (da 50,51 kg nel 2008 a 47,07 kg nel 2012).
Non brilla la raccolta differenziata, stabile al 21%. Anche se la percentuale è identica all’anno precedente, la raccolta effettiva dei materiali risente tuttavia del calo generale dei rifiuti prodotti. Duemila tonnellate circa in meno rispetto al 2011.
Incrementi significativi potranno arrivare grazie alla raccolta porta a porta (e di prossimità) dell’organico (umido e rifiuto verde). Lo dimostra Milano che ha raggiunto il 41,2% di r.d. ( Torino invece è al 42%).
Nel frattempo, almeno fino a quando non verrà realizzato dall’Amiu l'impianto di compostaggio con produzione di energia a biogas, i baresi saranno costretti a guardare le performance delle altre città.