De Vito (M5S) sui rifiuti a Roma: "Se verrò eletto creeremo subito dei centri di riciclo"
Il candidato del Movimento 5 Stelle è duro sulle strategie del passato adottate dalle precedenti amministrazioni. "Il nostro è un "no" secco agli inceneritori, e un'apertura a un sistema di raccolta porta a porta di qualità che consenta di fare business e di creare occupazione"
19 May, 2013
“Pensare di portare ancora i rifiuti in discarica come si è fatto negli ultimi decenni è impensabile: una città come Roma, che ogni giorno ne produce almeno mille tonnellate, deve accettare nuove sfide, e fare dei rifiuti una risorsa. Se ci troviamo in emergenza da quasi due anni, è perché certe “mosse” non solo non sono state fatte, ma non si è voluto fare niente perché si creassero le condizioni necessarie per cambiare rotta”. E’ duro sul tema rifiuti Marcello De Vito, candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle.
Nel programma lanciato dal movimento di Beppe Grillo, la raccolta e la gestione dei rifiuti viene vista come un’opportunità. Per creare lavoro e economia, ma soprattutto per inquinare meno rispetto a quanto si è fatto in passato. De Vito è chiaro nelle sue intenzioni. “Roma deve puntare tutto sul riciclo”. E l’idea, è quella di organizzare delle strutture ad hoc per questo, magari partendo dagli stessi municipi. “tutti sanno che il Movimento 5 Stelle è completamente contrario ai termovalorizzatori: incenerire i rifiuti è una cosa obsoleta ormai, oltreché un danno all’ambiente. La nostra idea è quella di creare dei centri di riciclo in diverse aree della città che possano creare business e, soprattutto lavoro. Per far questo bisogna rivoluzionare la raccolta: serve un porta a porta “spinto”, con una qualità dei materiali raccolti che sia la più alta possibile al fine di favorire proprio il riutilizzo degli stessi. Alemanno dice che il progetto è ambizioso ma fuori da ogni logica per i costi? Non è vero. Si sprecano molti più soldi a portare i rifiuti agli impianti Tmb. Bastano pochi mesi per organizzare una rete efficiente di raccolta: certo, bisogna anche educare i cittadini che non sono abituati a differenziare. Con i rifiuti si può dare lavoro a tanta gente: se li pensiamo come possibili materie prime, la città può trovare la sua svolta economica da una raccolta “seria” dei rifiuti”.
2 commenti
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21.05.2013 07:05
lo usano in Israele, Sidney, San Francisco.
Alla fine si ottiene vetro, ferro plastica e una brodaglia che nei biodigestori diventa gas buono per gli autobus e terriccio che si può mettere per ricoprire Malagrotta
Costa? Certo che costa, gli israeliani non regalano niente. Ma costa molto di meno che assumere e pagare migliaia di persone ad AMA per raccogliere il porta a porta in TUTTA Roma?
Naturalmente se lo scopo reale del porta a porta è imbarcare quanta più gente possibile nel carrozzone AMA.. non c'è paragone.. viva il porta a porta e viva i 12,5 miliardi di debiti del comune di Roma!!
cosimo
21.05.2013 07:05
io non capisco quelli della sinistra e di M5S che parlano sempre di raccolta porta a porta e si rifiutano di prendere in considerazione Arrowbio che a questo punto debbo pensare ha il "difetto" di essere israeliano e per gente che per decenni era abituata a sostenere i palestinesi è una pecca imperdonabile. Arrowbio ricicla i materiali a VALLE DELLA RACCOLTA, tramite lo scorrimento dei materiali in acqua con magneti ecc.