"Giardini condivisi", parte l’esperimento Isola Pepe Verde
In via Guglielmo Pepe, nel quartiere Isola, Zona 9, parte il progetto di trasformazione di un’area dismessa del Comune in “Giardini condivisi”. Pubblichiamo la convenzione dell’associazione di quartiere dei residenti col Comune di Milano. La concessione dello spazio in completa autonomia ai cittadini durerà un anno, con possibile proroga
21 May, 2013
Sulla base della delibera di Giunta n. 1143 del 25 maggio 2012 (“Linee d’indirizzo per il convenzionamento con associazioni senza lucro per realizzare giardini condivisi su aree di proprietà comunale”), a distanza di un anno, è stata firmata il 7 maggio la convenzione tra Comune di Milano e l’Associazione Isola Pepe Verde, per un esperimento di “gestione collettiva del verde e valorizzazione degli spazi urbani pubblici abbandonati”.
E’ infatti di proprietà del Comune l’area dismessa di via Guglielmo Pepe, angolo via Borsieri, per la quale i residenti avevano presentato al Consiglio di Zona 9 un progetto di massima di “Giardini condivisi”, rendendosi disponibili agli interventi di ripristino e manutenzione necessari, incluso il farsi carico delle utenze di allacciamento e delle spese di smaltimento rifiuti.
L’accordo Comune-Associazione, firmato dal Direttore di Settore Zona 9 e dalla presidentessa dell’Associazione, stabilisce che saranno i cittadini ad attuare in autonomia il progetto, sia che la destinazione finale sia di verde ricreativo, che verde riproduttivo (orto): in quest’ultimo caso le regole prevedono che le coltivazioni avvengano in “cassoni sopraelevati” e con metodi rigorosamente “biologici”. Gli spazi destinati ad orto dovranno essere di coltivazione collettiva “per favorire la socializzazione”. Vietate parcelle ad uso privato.
Le “regole dell’accordo” prevedono anche che i cittadini s’impegnino ad organizzare “momenti sociali” sull’area recuperata e almeno un evento pubblico da tenersi ogni anno.
Isola Pepe Verde ha ora 60 giorni di tempo per avviare il progetto e la concessione comunale gratuita dello spazio, in autonomia ai cittadini, durerà un anno, con possibile proroga su richiesta da farsi almeno 90 giorni prima della scadenza.