Roma, mobilità al ballottaggio tra Marino e Alemanno
Ignazio Marino punta sulla mobilità sostenibile con bike sharing, car sharing ma anche con incremento e miglioramento dei mezzi pubblici. Gianni Alemanno prevede nuove linee tranviarie e la realizzazione di “corridoi ecologici urbani” per agevolare le 700.000 persone che ogni giorno entrano a Roma.
28 May, 2013
Pochi romani al voto, alto astensionismo e situazione ancora in bilico: nella Capitale il 9 e il 10 giugno si torna alle urne per decidere il Sindaco nel ballottaggio tra Ignazio Marino, candidato del centrosinistra per Roma Bene Comune, e Gianni Alemanno, candidato di centrodestra e sindaco uscente.
Ma cosa propongono in tema di mobilità, argomento molto sentito a Roma insieme a quello dei rifiuti, i due candidati?
IGNAZIO MARINO propone nel suo programma meno grandi opere e più interventi diffusi sui municipi per portare il collegamento su ferro in quartieri ancora poco serviti, oltre che mettere in circolazione i mezzi oggi fermi in deposito, migliorare qualità, pulizia, regolarità e frequenza di tutti i mezzi pubblici. Marino promette che se verrà eletto si occuperà di completare la Linea C fino a Piazza Venezia, di chiudere l’anello ferroviario e individuare le risorse per un’opera che riduca il traffico in città. Per gli autobus prevede più corsie preferenziali, con telecamere di controllo (oggi sono il 5%, contro il 22% di Milano), messa a norma dei marciapiedi per garantire il diritto alla mobilità delle persone disabili. Inoltre, secondo il candidato di Roma Bene Comune, per l’Atac serve un piano di rilancio per riportare trasparenza, valorizzare gli autisti, e riscoprire la funzione di servizio all’utenza, cose che potranno essere ottenute – spiega Marino – se i partiti usciranno dalla gestione dell’azienda, che non dovrà più avere CdA ma un amministratore unico, che risponda dei risultati e venga valutato da comitati di cittadini. Marino punta poi sulla mobilità sostenibile proponendo un piano quadro della ciclabilità da condividere con le associazione competenti per realizzare una rete ciclabile diffusa, collegata con le principali fermate della metro o del treno, e spazi di sosta. Il candidato sindaco inoltre promette di mettere a gara il servizio di bike sharing su vasta scala, anche nelle aree meno centrali, e progetta di aumentare i punti di carsharing. Alcune stazioni della metropolitana e della ferrovia potrebbero essere trasformate secondo Marino in snodi della mobilità sostenibile come punti carsharing, bike-sharing, parcheggi per biciclette, piste ciclabili, punti di raccolta per taxi collettivi, colonnine di ricarica per auto elettriche e bici a pedalata assistita. Senza dimenticare che occorrerà un piano di interventi straordinari per eliminare le buche: servirà dunque un nuovo bando che affidi alla ditta che realizza il lavoro la responsabilità e la garanzia della manutenzione per 5 anni; uso di nuovi materiali per il rifacimento del manto stradale, per rendere più duraturi gli interventi, abbattere i costi di manutenzione, garantire maggiore aderenza e sicurezza; un piano speciale Strade sicure, insieme al Corpo della Polizia Locale, le scuole e le associazioni.
GIANNI ALEMANNO, sindaco uscente di Roma, ricorda che nei suoi primi 5 anni di governo è stata affrontata la questione della mobilità e dei trasporti pubblici in un’ottica integrata e coordinata, approvando, nel 2009, il Piano Strategico per la Mobilità Sostenibile e inserendo alcuni progetti all’interno del Piano Strategico di Sviluppo della Città: la spesa annua per i Trasporti è incrementata del 70,1% rispetto ai 5 anni precedenti e sono stati investiti 3,6 miliardi di euro per i cantieri della metropolitana. La Linea C, aggiunge Alemanno nel suo programma, costituisce oggi la più grande opera pubblica in costruzione in Italia. Secondo il candidato del centrodestra, date le caratteristiche del sottosuolo romano, è necessario, dopo aver completato le tratte della metropolitana i cui lavori sono in corso, tornare a puntare sui trasporti di superficie sostenibili, più leggeri e che comportano opere più rapide e meno onerose per la loro realizzazione. Inoltre, per i cittadini che ogni giorno entrano a Roma, Alemanno si impegna a costruire grandi aree di scambio localizzate ai confini della città e in prossimità di linee su ferro che costituiranno veri e propri “corridoi ecologici urbani” ricavati lungo le linee ferroviarie, dismesse o in attività. I progetti, già allo studio e finanziabili con risorse private mediante project financing, sostiene Alemanno, sono sei:
Trigoria – Laurentina
Fiano Romano – Casal Monastero
Lunghezza-snodo B1 o snodo FR2
Frascati – Tor Vergata-Termini
Trasformazione ferrovia Roma – Lido in servizio di Metropolitana
Trasversale Fiumicino – Ostia Torvajanica.
Il Sindaco uscente prevede inoltre di realizzare una linea tranviaria di nuova generazione che si svilupperà lungo viale Palmiro Togliatti, integrata con l’attuale rete tranviaria e con il prolungamento della metro B: la nuova tranvia collegherà la stazione metropolitana di Ponte Mammolo (Linea B) con quella di Subaugusta (Linea A), percorrendo tutto il viale Palmiro Togliatti, e scambiando con la nuova Linea C in fase di realizzazione presso il nodo di Centocelle e con la linea ferroviaria regionale FR2 presso il viadotto di sovrappasso della linea ferroviaria stessa (fermata Palmiro Togliatti). Infine, Alemanno si impegna, insieme a Ferrovie dello Stato e mediante finanziamenti CIPE e possibili finanziamenti comunitari, a chiudere la questione dell’Anello Ferroviario e a realizzare la nuova fermata di Tor di Quinto, importante nodo di interscambio con la Ferrovia Roma Piazzale Flaminio – Montebello – Civita Castellana - Viterbo. Infine, per migliorare la mobilità all’interno del GRA, verrà incentivato l’utilizzo dei motoveicoli al fine di ridurre l’impatto delle quattro ruote sulla città, specie nel Centro Storico.
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