Istat, focus sulla Mobilità Urbana: nel 2011 trasporti in calo e motorizzazione in crescita
Trasporto pubblico in crisi: in contrazione sia la domanda che l’offerta. Il tasso di motorizzazione al contrario continua a crescere, nonostante la crisi (1,1% in più di automobili per km2 di superficie comunale rispetto al 2010). Diesel sempre in crescita rispetto ai motori a benzina: hanno raggiunto il 37% del parco circolante (Dati 2011)
19 June, 2013
Istat pubblica il Focus Mobilità urbana.
Anno 2013, dati 2011
Trasporto pubblico: si contrae la domanda…
Nel 2011 la domanda di trasporto pubblico, definita dal rapporto tra il totale dei passeggeri trasportati ogni anno dai diversi sistemi modali di trasporto pubblico urbano (autobus, tram, filobus,metropolitana, funicolare e vaporetti) e il totale dei residenti, è pari a 227,6 con un decremento dello 0,2% rispetto al 2010. L’eterogeneità territoriale è molto accentuata, con domanda più elevata nei grandi comuni del Centro-Nord(dove i valori sono quasi sempre superiori ai 200 passeggeri per abitante), ma anche in comuni del Mezzogiorno quali Cagliari e Napoli. Emergono alcune significative differenze territoriali tra regioni: ad esempio, il profilo delle città piemontesi e venete appare complessivamente poco orientato all’utilizzo del trasporto pubblico locale (ad eccezione dei capoluoghi di regione e, in particolare di Venezia, dove incide il peso della componente del turismo e si raggiungono i 673,2 passeggeri trasportati per abitante). Una bassa domanda caratterizza tutte le città di media e piccola dimensione demografica della Toscana, con le eccezioni di Pisa (116,2) e soprattutto di Siena (251,9 passeggeri trasportati per abitante), probabilmente da attribuire all’importante ruolo dei flussi turistici di questi capoluoghi.
…Ma anche l’offerta
Anche l’offerta del trasporto pubblico locale appare complessivamente in calo nel 2011. L'offerta di infrastrutture, espressa in termini di densità della rete (lunghezza in chilometri delle reti di trasporto pubblico per 100 km2 di superficie comunale) manifesta un’elevata variabilità in termini di estensione e articolazione. Considerando il complesso delle modalità di trasporto, tra i comuni di maggiore dimensione demografica o centro di area metropolitana un’elevata offerta caratterizza nel Centro-Nord le città di Firenze (522,2 km per 100 km2), Trieste (416,6), Milano (387,0) e Genova (313,5), con picco a Torino, dove la densità della rete sfiora i 615 km per unità di superficie. Una buona dotazione si rileva anche a Bologna, Padova (densità superiori ai 200 km per 100). Nel Mezzogiorno emergono per consistenza le reti di Napoli, 393,8 per 100 km2 e Cagliari 411,2, Bari e Palermo (superiori ai 200 km per unità di superficie). Nel 2011 Cosenza si conferma quale comune con la densità più elevata in assoluto a livello nazionale (quasi 900 km per 100 km2), interamente attribuibile alla rete di autobus che collega il centro abitato con numerose frazioni distribuite all'interno del territorio comunale.
Tasso di motorizzazione in crescita
La densità veicolare (numero di veicoli per km2 di superficie comunale), calcolata considerando tutti i mezzi adibiti al trasporto su ruota sia di persone sia di merci, incide negativamente sull’ambiente, con ricadute sui livelli di inquinamento atmosferico e acustico e sull’occupazione del suolo ad opera delle infrastrutture viarie. Nel 2011 il numero medio di veicoli per km2 di superficie comunale è pari a 725,9, +1,1% rispetto all’anno precedente. L’indicatore è particolarmente
elevato a Napoli (6.323,2) dove però mostra una leggera flessione rispetto al 2010, Milano (5.313,5) e Torino (5.248,0), in entrambi i casi in crescita, come nel 94% dei capoluoghi e in tutti i grandi comuni (tranne Napoli e di Bari). Un contributo rilevante è rappresentato dal tasso di motorizzazione (numero di autovetture per mille abitanti) che nell’arco di un decennio, pur con oscillazioni attribuibili all’evoluzione del ciclo economico, si è mantenuto sempre particolarmente elevato collocando costantemente il nostro Paese in testa alle classifiche europee (secondo solo al Lussemburgo). Nel 2011 il valore è pari a 614,0 (+0,5% rispetto al 2010).
Il rinnovo del parco auto
Le autovetture meno inquinanti rappresentano il 46,9% del parco circolante, in aumento del 9,4% rispetto all’anno precedente. Le auto euro 5, in particolare, sono quasi triplicate in un anno e raggiungono le 63,9 unità ogni mille abitanti. Cresce anche del 13,6% il numero dei motocicli a più basse emissioni (euro 3) che rappresentano nel 2011 il 31,1% di quelli circolanti. Le autovetture alimentate a benzina, pur rimanendo la maggioranza delle auto circolanti (57,7%), sono in calo di 1,3 punti percentuali rispetto al 2010, mentre aumentano quelle a gasolio, che raggiungono il 35,7% del parco circolante, e le auto ad alimentazione ibrida, benzina-gas liquido/metano (6,6%).
Aumentano le ZTL
Nel 2011 i comuni capoluogo di provincia hanno istituito sul proprio territorio in media 0,6 km2 di zone a traffico limitato (Ztl) per 100 km2 di superficie (+1,7% rispetto al 2010), Bergamo (12,8), Biella (10,7), Vercelli (6,6) sono le città con più elevata densità delle Ztl, ma i valori superano i 4 km2 per unità di superficie anche a Milano (4,9 km2 di zona a ecopass per 100 km2), Palermo (4,8) e Firenze (4,1). Questo strumento utilizzato anche per il contenimento dell’inquinamento atmosferico, trova applicazione incrementale nel 2011 a Piacenza (+25%), Andria (raddoppiate) e Rieti (che le ha introdotte nel 2011).
Piste ciclabili, vince Padova
Nel 2011 i comuni capoluogo di provincia dispongono in media di 16,6 km di piste ciclabili per 100 km2 di superficie comunale, in aumento del 6,1% rispetto all’anno precedente, a conferma della sempre più incisiva diffusione di questa infrastruttura di trasporto (incremento medio annuo dell’10,9% dal 2000), anche se 17 dei comuni ancora non ne dispongono. Le piste ciclabili sono maggiormente presenti nelle città settentrionali: tra i 99 Comuni (8 in più rispetto al 2010) dotati di piste ciclabili, quelli che presentano le maggiori densità infrastrutturali (20 comuni con più di 60 km di piste per 100 km di superficie comunale) sono tutti localizzati al nord. La città con la maggiore densità è Padova (164,8), seguita da Torino (134,4), Brescia (132,3), Modena (116,1), Treviso (107,2), Mantova (98), Bolzano-Bozen (97,3) e Bergamo (85,4). (NdR: a questo proposito va però ricordato che non è tanto l’estensione delle piste a favorire la mobilità ciclistica, quanto piuttosto la continuità delle stesse. Un parametro che Istat non prende in considerazione).
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