Al via il ticket per i mezzi pubblici
Dalla prima conferenza sulla mobilità sostenibile emerge l'ipotesi di un voucher inserito nei contratti di lavoro - da Il Sole 24 Ore on line del 20.09.2005
21 September, 2005
<b>Nicoletta Cottone</b>
Insieme al buono pasto un ticket per i trasporti incluso nei contratti di lavoro. È una delle proposte emerse oggi in occasione del prima conferenza sulla mobilità sostenibile, organizzata a Roma dal ministero dell’Ambiente.
«La conferenza è un'occasione - spiega Bruno Agricola, direttore generale per la salvaguardia ambientale del ministero dell’Ambiente - per esaminare con tutti gli operatori interessati le possibili soluzioni a breve termine che garantiscano la migliore mobilità e qualità dell'ambiente». La conferenza si inserisce nell’ambito della quarta edizione della settimana europea della mobilità, che prevede l’adesione di 937 città europee. «Circa 30 città italiane - sottolinea Altero Matteoli, ministro dell'Ambiente - hanno aderito quest’anno alla settimana europea con iniziative spesso molto interessanti. Il ministero vuole dare il buon esempio lanciando il buono trasporto, che permetterà ai nostri dipendenti di ricevere biglietti gratuiti per il trasporto pubblico e sconti sugli abbonamenti. Si tratta di un vero e proprio eco-incentivo per l’utilizzo dei mezzi pubblici». La domanda nazionale di mobilità negli ultimi 40 anni è aumentata del 600 per cento. La Cisl ha calcolato che su 100 veicoli in circolazione il 73% sono auto private e solo lo 0,2% bus. I costi economici per il Paese sono stimati in 130 miliardi l’anno, per il singolo cittadino di 5mila euro l’anno. Sulle strade avvengono circa 6.500 incidenti l’anno, con 231mila infortuni grave. La congestione del traffico che stima in 7.500 chilometri le code, costa all’Unione europea il 2% del Pil: l’Italia è il Paese più intasato con 5.809 veicoli per ogni chilometro contro una media europea di 3.218 veicoli.
<b>Il buono trasporto</b>
Il ticket trasporto è un voucher, che dovrebbe essere inserito nei contratti di lavoro, con il quale le aziende possono contribuire in toto o in parte alle spese del personale per andare al lavoro. Lo scopo è quello di decongestionare le città. «È importante - spiega Renzo Bellini, segretario confederale della Cisl – che questa misura venga introdotta con certezza di esenzione fiscale per i dipendenti e di esenzione contributiva per i datori di lavoro». La Cisl ha verificato la praticabilità di questa strada firmando un accordo pilota erogando otto voucher al mese del valore di un euro l’uno ai dipendenti dal primo gennaio 2005 per l’acquisto di titoli e servizi di trasporto pubblico collettivo.
<b>Al lavoro senza auto</b>
Nel manifesto per la mobilità urbana sostenibile un invito ad andare al lavoro senza auto, almeno una volta a settimana, utilizzando il trasporto pubblico locale, il passaggio da un collega o pedalando in bicicletta. L’iniziativa lanciata da organizzazioni sindacali, ambientaliste e organizzazioni sociali fornisce una serie di suggerimenti ai datori di lavoro: dalla nomina di un mobility manager, alla comunicazione all’ufficio mobilità del Comune dei dati sugli spostamenti casa-lavoro dei propri dipendenti per la creazione di servizi corrispondenti, dall’utilizzo concordato di mezzi aziendali dai punti di raccolta, all’organizzazione di spostamenti di gruppo con colleghi con il car pooling, fino al noleggio e alla copertura assicurativa per i dipendenti che arrivano al lavoro pedalando. Dovrebbero essere previsti anche spogliatoi e ricoveri per le bici.
Alle società di trasporto si chiede di aumentare i mezzi pubblici a disposizione nelle ore di punta, effettuando una manutenzione preventiva ai mezzi, introducendo servizi aggiuntivi nelle zone periferiche e unificando il titolo di viaggio fra linee urbane e ferrovie, estendendo il biglietto orario.
Dal canto loro i sindaci dovrebbero garantire risorse finanziarie certe e adeguate per migliorare il trasporto pubblico locale, costituire uffici della mobilità di area, aumentare zone pedonali, Ztl, corsie preferenziali e piste ciclabili, ampliando i parcheggi di interscambio esterni ai centri urbani.
Nelle scuole il progetto prevede ticket di trasporto per gli studenti a basso reddito, diffusione di scuolabus e di esperimenti di forme organizzate di “mamme-papà e bus” per le scuole inferiori. Car pooling per gli studenti universitari, per viaggiare su auto condivise da più persone.
<b>Un premio alle buone pratiche</b>
Intanto Euromobility ha indetto la prima edizione del Premio internazionale Mobility manager, concorso per premiare le buone pratiche maturate in Italia. Il concorso premierà esperienze di mobility management di area, di aziende private e pubbliche, di istituti scolastici e università.