Imballaggi di legno, in calo riciclo e produzione
Diminuiscono immesso al consumo e volumi dei rifiuti legnosi avviati a recupero. i dati sono stati presentati da Rilegno nel corso dell’assemblea annuale del Consorzio - comunicato stampa Rilegno del 18.06.2013
27 June, 2013
E’ stato un anno di luci e ombre, il 2012, per il settore degli imballaggi in legno, che si trova a fare i conti con il perdurare di una situazione di crisi economica e dei consumi che ha investito l’intero sistema produttivo del nostro Paese, e non solo.
Meno prodotti, meno imballaggi: questa situazione negativa riguarda anche gli altri materiali solitamente utilizzati per il packaging e la movimentazione di merci (acciaio, alluminio, carta, plastica, vetro): l’immesso al consumo complessivo dell’intero sistema Conai registra infatti un calo del 3,4% rispetto al 2011.
Il settore che risulta maggiormente colpito dalla crisi è quello degli imballaggi industriali e commerciali, che risentono della contrazione degli scambi. Ecco perchè il legno, rispetto ad altri materiali, ha registrato un risultato al ribasso, con un calo di 6,2 punti percentuali nell’immesso al consumo rispetto all’anno precedente.
A fare una fotografia della situazione è Rilegno, il consorzio nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno, che durante l’assemblea annuale dei consorziati che si è tenuta a Cesenatico il 30 aprile scorso ha presentato i risultati del bilancio del 2012.
Il primo dato che salta all’occhio è appunto un calo della produzione: dopo un biennio 2010-2011 contraddistinto da un sostanzioso rialzo (+10% rispetto al peggior dato di filiera riscontrato nel 2009), nel 2012 si è registrata un’ulteriore e consistente contrazione nel numero di imballaggi di legno circolanti sul territorio nazionale, che sono stati in tutto 2 milioni 163 mila tonnellate (contro le 2 milioni 306 mila tonnellate del 2011).
Guardando al riciclo e recupero degli imballaggi giunti a fine vita e degli altri rifiuti di legno, nel 2012 Rilegno ha gestito direttamente oltre 1 milione e 465 mila tonnellate di rifiuti legnosi in tutta Italia: di questi 693 mila tonnellate sono rifiuti di imballaggio, ovvero pallet, cassette ortofrutticole e imballaggi industriali. Il dato risulta in forte calo rispetto alle performance registrate nel 2011 (-18% circa), a seguito della crisi dei consumi interni che continua ad avere ovvie ripercussioni anche sulla filiera del recupero.
Anche il mercato del pannello truciolare, come molti settori produttivi, registra una contrazione dei consumi in questo periodo di crisi generale. Il rifiuto di legno post consumo, che continua ad essere disponibile pressoché in toto per l’approvvigionamento ai pannellifici, ha oggi un valore economico molto basso: anche questo aspetto influisce sui quantitativi raccolti dalle piattaforme.
Tuttavia il lavoro di Rilegno resta fondamentale. Se si considerano i rifiuti da imballaggi di legno, nel 2012 in Italia, grazie soprattutto all’apporto consortile, sono stati avviati al recupero e riciclo complessivamente oltre 1 milione 133 mila tonnellate di materiale giunto a fine vita, una quantità che corrisponde a circa il 52% dell’immesso al consumo e che supera di gran lunga gli obiettivi previsti dal Testo Unico Ambientale 152/2006 (fissati al 35% di riciclo di rifiuti provenienti da imballaggio, per la materia prima legno).
Gli imballaggi recuperati non hanno tutti lo stesso destino. Nel 2012 oltre 837 mila tonnellate (il 39% dell’immesso al consumo) sono state avviate al riciclo meccanico a materia prima presso le industrie, dove diventano pannello truciolare, impiegato nella produzione di mobili e complementi d’arredo e rivestimenti per interni ed esterni di abitazioni e uffici.
Un impiego di nicchia per il rifiuto legnoso che viene riciclato è rappresentato dalla produzione di pasta cellulosica per le cartiere, dove il legno proveniente dal circuito del recupero è utilizzato in sostituzione della fibra vergine, senza per questo che la pasta cellulosica perda in qualità.
I rifiuti di imballaggi di legno raccolti separatamente possono inoltre subire trattamenti che li rendono idonei ad essere utilizzati come materia prima per la realizzazione di blocchi in legno - cemento per applicazioni nella bioedilizia.
Nel 2012 il 9% degli imballaggi di legno immessi al consumo, dopo essere stato riparato, è tornato alla sua funzione originaria (oltre 204 mila tonnellate, in totale).
Una minima percentuale dei rifiuti da imballaggio di legno è stata avviata a compostaggio (11.750 tonnellate, pari allo 0,54% dell’immesso al consumo).
Infine, una percentuale di rifiuti da imballaggi di legno (pari al 3,7% dell’immesso al consumo) è stata avviata al recupero energetico, destinazione per la quale si prevede nel tempo un graduale sviluppo. Nel 2012 45 mila tonnellate di rifiuti da imballaggio di legno presenti nel rifiuto indifferenziato sono state bruciate direttamente per produrre energia, oppure trasformate, attraverso vari processi, in combustibile solido secondario, che a sua volta viene utilizzato negli impianti di incenerimento per il medesimo impiego. Altre 35 mila tonnellate di rifiuti a matrice lignea sono state destinate a impianti autorizzati alla combustione delle biomasse da rifiuto per produrre energia e calore. Rilegno ha indagato le destinazioni del rifiuto che non viene intercettato dai flussi dichiarati: sono emerse rilevazioni interessanti.
Circa 350 mila tonnellate annue di rifiuti da imballaggio (il 20% dell’immesso al consumo) non finiscono nel canale del riciclo e recupero dei rifiuti urbani perché vengono destinate alla combustione domestica.
La rete di Rilegno per raccogliere rifiuti di legno in tutta Italia
Il “sistema” Rilegno, ormai rodato da 15 anni, si basa su una rete di convenzioni con Comuni, aziende, soggetti pubblici e privati per organizzare il recupero del legno in maniera capillare sul territorio nazionale (sia da rifiuti da imballaggi in legno, sia da rifiuti legnosi di altra natura, la cui intercettazione è complementare e sinergica agli scopi primari del Consorzio).
Nel tempo sono sempre proseguite le iniziative di sostegno agli operatori di raccolta finalizzate al miglioramento delle rese quali-quantitative dei flussi gestiti, al monitoraggio dei bacini serviti e all’individuazione delle più efficienti modalità di valorizzazione delle specificità del materiale.
Il consolidamento di queste linee di azione e il trend di crescita degli ultimi anni hanno consentito a Rilegno di raggiungere nel 2012 una copertura territoriale di 43 milioni 112 mila abitanti, oltre il 71% della popolazione italiana. Il numero di accordi stretti dal consorzio con i Comuni in tutta Italia ha quindi toccato quota 344 convenzioni a fine anno, per un totale di 4.814 Comuni coperti.
A livello macroregionale non si riscontrano rilevanti variazioni nella diffusione territoriale: al Nord risulta coperta quasi l’87% della popolazione, al centro oltre il 70% e a sud poco più della metà.
Complessivamente nel 2012 sono state raccolte su superficie pubblica circa 480 mila tonnellate di rifiuti legnosi: dunque ha tenuto la raccolta su superficie urbana di matrici legnose, mentre è diminuito il flusso di rifiuti di imballaggio per effetto della contrazione dei consumi. Durante l’anno il trend è stato costante rispetto agli anni passati; solo nei primi mesi dell’anno e nell’ultimo trimestre si è evidenziato un calo dei conferimenti, che ha fatto registrare complessivamente una flessione del 5% nella raccolta di rifiuti legnosi da superficie pubblica, compatibile con la contrazione dei flussi generali.
Le piattaforme consortili e il numero dei consorziati
Il sistema di relazioni sviluppato negli anni da Rilegno per garantire raccolta, ritiro e riciclo dei rifiuti di imballaggio di legno si basa sulla fondamentale azione locale delle piattaforme consortili, dove vengono conferiti i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata urbana e dal circuito industriale: qui i rifiuti in legno vengono ridotti di volume per essere avviati al recupero.
A fine 2012 il numero di piattaforme convenzionate con Rilegno si attesta a quota 389 (dato invariato rispetto all’anno precedente), garantendo una copertura omogenea su tutte le regioni italiane.
Dal punto di vista consortile, il 2012 Rilegno ha registrato anche un incremento nel numero dei consorziati, che sono passati da 2.275 nel 2011 agli attuali 2.324, fra produttori, importatori e fornitori di materiale per gli imballaggi di legno, anche per effetto di un progetto specifico che ha coinvolto i rigeneratori di cisternette per liquidi.
Contributo Ambientale Conai e il riconoscimento di procedure agevolate di applicazione del contributo
Nel 2012, per il quarto anno consecutivo, il contributo ambientale sugli imballaggi di legno stabilito da Rilegno di concerto con Conai è rimasto invariato e pari a 8 euro a tonnellata. Il contributo - che, si ricorda, è passato nel 2009 da 4 a 8 euro a tonnellata - resta comunque a fine anno il più contenuto contributo ambientale applicato in Italia tra i materiali di imballaggio e il più basso nella filiera del legno a livello europeo.
Nel 2012 Rilegno ha sottoposto a Conai una revisione dell’applicazione del Contributo Ambientale per i pallet in legno usati, riparati o semplicemente selezionati, e anche per i pallet in legno nuovi purché prodotti in conformità a capitolati codificati e impiegati in circuiti controllati. Oggi i produttori e riparatori di pallet che fanno parte di sistemi riconosciuti possono dunque accedere a formule agevolate che prevedono un Contributo Ambientale Conai di 8 euro a tonnellata, applicato solo al 40% del peso dei pallet immessi al consumo.
Rilegno: una nuova sede per il consorzio e un nuovo sito web
Il 2012 è stato un anno di importanti cambiamenti per Rilegno, che si è trasferito dalla sede storica di via Saffi a Cesenatico ai nuovi uffici di via Negrelli, nella zona commerciale della città. Nuovo edificio e nuovo look per gli uffici, più spaziosi e luminosi, dal design moderno, dove continuano a lavorare i 13 membri dello staff che compongono l’area tecnica e l’area amministrativa, la direzione e l’area comunicazione.
Sempre nel 2012 è stato pubblicato online rilegno.org, il nuovo sito di Rilegno, uno spazio virtuale multiplo, dinamico e fruibile in modo attivo dall’utente, che, a seconda del tipo di accesso, può trovare tutte le informazioni utili a comprendere l’attività del consorzio e la sua mission, scaricare i documenti istituzionali, conoscere le ultime novità che riguardano l’universo legno-imballaggio e il panorama del riciclo e del recupero.