Big Jump 2013: domenica alle 15 il tuffo europeo per fiumi e laghi puliti
Legambiente coordinatrice per l’Italia: “La qualità dei corsi d’acqua diventi una priorità”. A meno di due anni dalla scadenza europea soltanto il 46% dei fiumi e il 37% dei laghi ha raggiunto il buono stato ecologico. Tuffi anche a Roma, Milano e Torino
12 July, 2013
Domenica 14 luglio alle 15:00 decine di migliaia di persone si tufferanno simultaneamente nei fiumi e nei laghi di tutta Europa. Il Big Jump, campagna europea di European Rivers Network (ERN) per rivendicare la balneabilità di tutti i corsi d’acqua, coordinata in Italia da Legambiente, lancia anche quest’anno un messaggio forte alle istituzioni locali e internazionali affinché adottino tutte le politiche necessarie al ripristino, entro il 2015, del buono stato ecologico dei diversi ambienti acquatici. Il messaggio verrà lanciato anche in Italia dove sono in programma 10 Big Jump organizzati dai circoli territoriali dell'associazione.
“Il tuffo -dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente- vuole accendere i riflettori sulla salute dei fiumi e dei laghi che nel nostro Paese subiscono ancora le gravi conseguenze della presenza di scarichi inquinanti, depuratori spesso mal funzionanti e di una artificializzazione sempre più intensa. Interventi che oltre ad aggravare il rischio idrogeologico del territorio italiano hanno anche gravi ripercussioni in termini di qualità dei fiumi e delle acque. Perché l’acqua continui invece a svolgere la sua funzione “naturale” la tutela della qualità dei corsi d’acqua e dei laghi in Italia deve diventare una priorità per le istituzioni locali e nazionali”.
Dai dati pubblicati dall’Ispra è evidente come a meno di due anni dalla scadenza europea per il raggiungimento della classe di qualità buona siamo ancora ben lontani dal suo raggiungimento. Infatti l’obiettivo (dati al 2010) è raggiunto solo dal 46% dei fiumi, dal 37% dei laghi. Occorre dunque puntare rapidamente sull’integrazione di misure volte a ridurre i prelievi e i carichi inquinanti; non solo misure classiche (come le fognature e i depuratori), ma anche “innovative” ed efficaci nei confronti del carico di origine diffusa (quali ad esempio la riqualificazione del reticolo di bonifica per “trattenere” gli inquinanti, la fitodepurazione, etc.). Una misura su cui i piani e le politiche sulle risorse idriche delle Regioni devono puntare molto per il miglioramento della qualità delle acque superficiali è l’aumento delle portate in alveo attraverso la riduzione dei prelievi e quindi dei consumi idrici. Questo è quanto prevede anche la Direttiva Quadro (2000/60CE) che ha il compito di definire obiettivi di qualità per i diversi corpi idrici e prevedere misure atte a raggiungerli entro il 2015, recepita nel nostro Paese con il Dlgs 152/2006. In particolare, entro la data fissata, i corpi idrici superficiali e sotterranei devono raggiunger il livello di qualità buono o mantenere quello elevato, nel caso sia già stato raggiunto.
“I fiumi e i piccoli corsi d’acqua in Italia, come testimoniano anche i controlli fatti da Legambiente con Goletta Verde e Goletta dei laghi -dichiara Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente- vivono ancora sotto la minaccia di incuria e inquinamento. Pur essendo ormai a ridosso della scadenza europea per il raggiungimento del buono stato dei corsi d’acqua, tale obiettivo deve essere raggiunto ancora da più di metà delle stazioni di monitoraggio presenti in Italia. I nostri corsi d’acqua possono e devono ritornare ad essere "quelli di una volta", pieni di vita acquatica e con la possibilità di fare il bagno in sicurezza. Oggi ne abbiamo la possibilità tecnica e legislativa, visto che l’Europa ci chiede di attuare entro il 2015 un piano per riportare le acque dei nostri fiumi a un buono stato, con moderati sintomi di inquinamento o di alterazione. Come Legambiente lavoreremo per spronare le istituzioni al raggiungimento di questo obiettivo”.
Il Big Jump, giunto alla sua settima edizione, conta quest’anno più di 100 tuffi in tutta Europa. In Italia sono in programma 10 tuffi organizzati dai circoli di Legambiente. A Torino il tuffo nel Po sarà preceduto dalla presentazione del rapporto “Acqua per i nostri fiumi”. L’altro Big Jump in Piemonte si terrà in Valchiusella, nell’omonimo torrente. Sono invece quattro i tuffi previsti in Lombardia. A Turbigo (MI) ci si troverà sulle rive del Ticino dove, oltre al tuffo, ci si potrà cimentare in prove gratuite di kayak e canoe canadesi. A Milano l'appuntamento è sulla riva sinistra del Lambro nell’omonimo parco dove, fin dal mattino, sono in programma laboratori per bambini, proiezioni e visite guidate storico naturalistiche. Il Big Jump in Lombardia si terrà inoltre in provincia di Varese a Malnate (località Molini di Gurone) e in provincia di Lecco a Paderno d’Adda (presso il traghetto di Leonardo ad Imbersago). Nel Lazio ci si tufferà a Roma nell’Aniene e in provincia di Rieti a Varco Sabino nel Lago del Salto (località Spiaggia di Poggio Vittiano) dove, proprio domenica, farà tappa la Goletta dei Laghi, la campagna itinerante di Legambiente per il monitoraggio scientifico e naturalistico delle acque lacustri. Due tuffi sono in programma anche in Sicilia: a Ragusa e nel fiume Alcantara a Catania dove si procederà anche alla rimozione dei rifiuti trascinati dalle piene del fiume.