ISPRA: on line l'Annuario dati ambientali 2012
Pubblicato il nuovo Annuario dei dati ambientali di Ispra (dati 2011), il report che fa il punto sulle principali questioni ambientali nelle città italiane: ancora una volta al centro delle preoccupazioni è la qualità dell'aria. Seguono cementificazione selvaggia, mobilità, siti inquinati da bonificare e il dissesto idrogeologico
17 July, 2013
ISPRA pubblica l'Annuario dei Dati Ambientali 2012 (dati 2011), giunto alla sua unidicesima edizione. Al centro delle preoccupazioni per la qualità ambientale delle nostre città, i soliti noti: smog, cementificazione selvaggia, mobilità in crisi, siti inquinati da bonificare e il dissesto idrogeologico
Mobilità
Dati in linea con quelli di Isfort per il calo degli spostamenti. Gli italiani si spostano sempre meno, sia per vacanza sia per lavoro: il 2011 ha visto diminuire il numero di viaggi effettuati dai connazionali di ben il 16,6%. Per contro, aumentano gli arrivi e le presenze di turisti stranieri,rispettivamente del 5% e del 3%. Il mezzo di trasporto più utilizzato dagli italiani peri viaggi e dagli stranieri che visitano il nostro
Paese rimane l’automobile (rispettivamente il 62,9% e il 65%).
CO2 e Kyoto
Il settore trasporti, in Italia, nel 2012, è responsabile del 23,4% delle emissioni totali di gas serra. Le stime provvisorie per il 2012 (aggiornate al 30 giugno 2013), pari a 464,55 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, evidenziano un’ulteriore diminuzione del 5% rispetto al 2011, per il perdurare della congiuntura economica negativa, mostrando una riduzione complessiva rispetto al 1990 del 10,5%. La distanza dall’obiettivo del Protocollo di Kyoto si assottiglia sempre di più, tanto da consentire all’Italia di arrivare al traguardo con uno sforzo limitato, attraverso l’utilizzo dei crediti consentiti daimeccanismi del Protocollo stesso e dei crediti derivanti dalle attività forestali.
Cementificazione: ogni 5 mesi sparisce un'area grande come Napoli
Aumenta il consumo di suolo in Italia che raggiunge gli 8 metri quadrati al secondo, quando per oltre 50 anni la media era stata di 7 mq al secondo. Per fortuna ci restano i boschi, preziosi “polmoni verdi” del nostro Paese: si attesta al 36%, nel 2010, il coefficiente di boscosità, ben più alto di quel 28,8% registrato nel 1985. Un contributo importante alla crescita della superficie boscata è dato dall’espansione delle foreste sulle aree abbandonate dall’agricoltura. Fenomeno, questo, condizionato dalla crisi del settore agricolo e dalle politiche comunitarie. La principale minaccia è oggi ancora rappresentata dagli incendi, il 72% dei quali, nel 2011, è risultato essere di natura dolosa, il 14% colposa e il restante 14% di natura dubbia.
Ancora 1.749 i siti contaminati
In Italia i siti che continuano a essere contaminati sono 1.749 (erano 4.837 di cui 3.088 bonificati e riutilizzabili). Al centro-nord sono stati effettuati più interventi, mentre al sud procedono con notevole lentezza sia le attività di accertamento sia quelle di bonifica. Tra le attività economiche che danno origine alla contaminazione del suolo e delle acque sotterranee prevalgono le attività industriali e commerciali e quelle connesse alla gestione dei rifiuti: le prime al centro-nord, le seconde al sud. Nel 2012 sono stati rilasciati 13 provvedimenti di Aia (Autorizzazione integrata ambientale): 1 raffineria, 3 centrali termoelettriche e 9 impianti chimici. Negli anni il ricorso a questo provvedimento è fortemente cresciuto: gli impianti vigilati sono passati da 25 nel 2009 a 140 nel 2012, mentre quelli ispezionati da 5 nel 2009 a 76 nel 2012.
Italia più calda di resto Pianeta in ultimi 30 anni
L'Italia è più calda del resto del Pianeta. Cosa che è stata evidente negli ultimi 30 anni. L'aumento della temperatura media registrato in Italia negli ultimi trent'anni è stato quasi sempre superiore a quello medio globale sulla terraferma. Nel 2012 l'anomalia della temperatura media (+1,31C) è stata inferiore a quella globale sulla terraferma (+0,78C). Il 2012 è stato per l'Italia il ventunesimo valore annuale positivo consecutivo e si colloca al quarto posto nel periodo che va dal 1961 al 2012.
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