Incontro Regioni-ministro Orlando. Il Piemonte propone la revisione della Tares
L'assessore all'Ambiente della Regione Piemonte, Roberto Ravello: "Un sistema nel quale il cittadino non ha un riscontro tra la tariffa pagata ed il servizio ricevuto in cambio è disincentivante rispetto alla differenziazione dei rifiuti ed alle altre buone pratiche ambientali". On line il comunicato stampa della Regione Piemonte del 24.07.2013
25 July, 2013
Programmazione Fondi europei 2014-2020 e Disegno di legge sul contenimento del consumo di suolo, sono solo alcuni dei temi sui quali hanno discusso il 24 luglio a Roma le Regioni, convocate dal Ministro all’Ambiente e alla tutela del territorio e del mare, Andrea Orlando nell’ambito della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome - Commissione Ambiente ed Energia, coordinata dalla Regione Piemonte.
L’incontro è stato infatti occasione per discutere proposte e suggerimenti avanzati dalle Regioni, ed è proprio su proposta del Piemonte che il tavolo interistituzionale ha affrontato la questione Tares. In accordo con tutti i rappresentanti delle Regioni, l’assessore all’ambiente Roberto Ravello, anche nella sua veste di Coordinatore della Commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni, ha sottoposto all’attenzione del Ministro la necessità di rivedere la disciplina attualmente vigente, così da ridefinire la componente legata alla gestione dei rifiuti solidi urbani a copertura del servizio reso. Ciò che si chiede è che tale tributo sia riformato scorporando dal tributo comunale una tariffa da destinare obbligatoriamente alla copertura dei costi di gestione del servizio, distinguendo tale disciplina da quella dell'imposta sugli immobili.
“Si tratta - precisa l’assessore Ravello - di una riforma necessaria per garantire la sostenibilità del ciclo integrato dei rifiuti e per il raggiungimento degli obiettivi previsti in materia dall’Unione Europea. L’attuale disciplina, soprattutto in tema di riscossione, sta di fatto ipotecando seriamente la riforma del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, rischiando di mettere a repentaglio il mantenimento stesso del servizio. Sempre più spesso assistiamo a società affidatarie del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani che, per i mancati trasferimenti di risorse da parte dei comuni, stretti a loro volta nella morsa della crisi di liquidità della finanza pubblica, minacciano di interrompere l’erogazione del servizio per mancanza dei fondi necessari all’adempimento della funzione pubblica loro affidata.
È importante che anche in materia di rifiuti, così come avviene per il servizio idrico integrato, vi sia corrispondenza tra la tariffa a copertura di un servizio e l'erogazione dello stesso. Un sistema nel quale il cittadino non ha un riscontro tra la tariffa pagata ed il servizio ricevuto in cambio è disincentivante rispetto alla differenziazione dei rifiuti ed alle altre buone pratiche ambientali. Solo attraverso il concetto di tariffa sarà possibile garantire la sostenibilità finanziaria del sistema dei rifiuti, che oltre ad avere risvolti ambientali evidenti, rappresenta un importante comparto economico ed occupazionale”.
Conclude l'Assessore Ravello, di fronte ai segnali di chiara condivisione del Ministro in relazione alle questioni segnalate all'unanimità dalle regioni italiane: "Abbiamo appreso con soddisfazione dell'impegno del Ministro nei confronti del Governo per evitare che i costi dei servizi indivisibili (manutenzione strade e illuminazione pubblica) gravino sugli effettivi costi di gestione del servizio integrato dei rifiuti, prevedendone una trattazione disgiunta dalla normativa su IMU e IVA".
Altro tema particolarmente sentito dalle regioni e di cui l'Assessore Ravello si è fatto portavoce è quello legato alla deroga dal Patto di Stabilità per quanto riguarda le risorse per gli interventi di difesa del suolo, di bonifica dei siti di interesse nazionale e delle società del servizio idrico integrato. "Crediamo che le risorse necessarie per questo tipo di interventi - dichiara l'Assessore Ravello - debbano uscire dal patto di stabilità, in quanto si tratta di investimenti atti a garantire la sicurezza dei cittadini e la salvaguardia della risorsa idrica". Anche su questo punto il Ministro Orlando ha dimostrato sensibilità ed apertura, comunicando l'intenzione e l'impegno di portare la questione all'attenzione del Governo.