Fori Imperiali: serve un progetto più ambizioso
Per Rete Mobilità Nuova, #Salvaiciclisti e Legambiente l’imminente riorganizzazione della mobilità intorno al Colosseo è stata finora affrontata concentrandosi esclusivamente sulla ricerca di un percorso alternativo per quegli autoveicoli che non potranno più attraversare i Fori. Una soluzione miope, che sposta il traffico da una parte all’altra. Secondo le associazioni invece bisogna essere in grado di non guardare alle singole strade, ma riuscire ad avere una visione avanzata della città nel suo insieme.
30 July, 2013
"Apprezziamo lo spirito positivo che ha portato il sindaco Marino a mettere in campo e ad avviare in poco tempo un’azione che Roma aspetta da anni. Così come è apprezzabile l’impegno del primo cittadino ad arrivare in futuro a una completa pedonalizzazione. Pensiamo tuttavia che sia possibile realizzare già all’inizio di settembre una serie di azioni che intervengano su tutta l’area archeologica e sui quartieri circostanti e non solo sui 1000 metri di via dei Fori Imperiali".
Così Rete Mobilità Nuova, Legambiente e #Salvaiciclisti hanno sottolineato questa mattina come il progetto di pedonalizzazione dei Fori deve essere ampliato e studiato sotto ogni punto. Le 3 associazioni hanno presentato una proposta, realizzata sotto la supervisione dell’architetto Matteo Dondé, che prevede l’attivazione di una nuova Zona a traffico limitato racchiusa entro i confini segnati da via Cavour, piazza dell’Esquilino, via Merulana, via Labicana e dove introdurre da subito la moderazione della velocità (30kmh) per dar vita a uno standard replicabile nel resto del centro urbano che privilegi lo spostamento umano rispetto a quello motorizzato. Si tratta, spiegano, di un nuovo modello di Ztl che consenta davvero l’accesso soltanto ai residenti, ai mezzi pubblici e ai mezzi di soccorso, in funzione 24 ore su 24, fatta salva una piccola finestra oraria per il carico e lo scarico delle merci. Il progetto, le relative infrastrutture e la messa a regime della Ztl Colosseo potrebbero e dovrebbero essere completati entro la fine dell’anno. Nello stesso periodo, continuano le associazioni, si deve definire la road map per la completa pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali, da piazza Venezia a via Labicana, sottraendo inoltre una carreggiata a via San Gregorio (quella lato Palatino) e trasformando l’altra carreggiata in una strada a priorità pedonale (con limite di velocità a 20kmh). Diventa così possibile proporre la completa trasformazione di via Labicana, lasciando al traffico privato la corsia sud in direzione Merulana e trasformando la corsia nord in un percorso ciclabile bidirezionale, una vera e propria ciclovia, un asse portante che consenta il collegamento diretto e senza dislivelli, tra la zona Termini/Porta Maggiore e piazza Venezia/centro. L’intervento, realizzabile in tempi brevi e a costi contenuti, prevede inoltre la necessaria eliminazione della sosta esistente nel tratto nord di via Labicana.
Rete Mobilità Nuova, Legambiente e #Salvaiciclisti affermano che non è possibile riqualificare gli spazi pubblici, incentivare la mobilità ciclistica e pedonale, favorire il trasporto pubblico e aumentare la sicurezza delle strade senza puntare alla riduzione dell’uso del mezzo privato, senza ridurre gli spazi a disposizione delle automobili. Intervenire su via dei Fori Imperiali senza un ragionamento complessivo sulla riqualificazione generale dell’intera area, valutando semplicemente lo spostamento degli attuali flussi, significa, concludono, spostare il traffico nelle vie limitrofe perdendo l’occasione di creare le condizioni per soddisfare tutte le modalità di spostamento senza privilegiare ancora una volta il solo veicolo privato.