A Sesto San Giovanni si torna a scuola camminando
Parte la sperimentazione di "piedibus" - il comunicato stampa del comune
21 September, 2005
Fino a pochi anni fa era assolutamente normale vedere bambini delle elementari andare a scuola a piedi: meno auto per le strade, negozianti attenti e nonni impegnati rendevano tutto questo meno pericoloso di quanto possa essere al giorno d’oggi.
Per cercare di ritornare a questa “buona pratica” l’Assessorato all’Educazione e quello all’Ambiente del Comune di Sesto San Giovanni hanno aderito, nell’ambito della “Settimana europea della mobilità sostenibile”, al progetto “Piedibus” della Provincia, l’accompagnamento collettivo su percorsi protetti dei bambini verso le scuole.
Martedì 4, mercoledì 5 e giovedì 6 ottobre i bambini di tre scuole della città – rispettivamente la Pascoli, la Martiri e la Rovani – saranno accompagnati su percorsi protetti (quelli con meno incroci e con strade meno trafficate) dai “Nonni Amici” di Sesto e da agenti della Polizia Locale.
Tre i percorsi individuati, della durata di circa venti minuti l’uno, con partenza alle 8.10, fermata intermedia alle 8.20 e arrivo alle 8.30. Si parte il 4 ottobre con la scuola Pascoli: ritrovo in piazza della Chiesa con fermata intermedia all’incrocio tra le vie Marx e Livorno. Il 5 ottobre sarà la volta della scuola Martiri: partenza da piazza della Resistenza e fermata intermedia in piazza Don Mapelli. Il 6 ottobre chiuderà la scuola Rovani: partenza da piazza Oldrini e fermata intermedia in piazza San Giuseppe.
“Questa sperimentazione – ha dichiarato l’Assessore all’Educazione Monica Chittò – è stata proposta alle scuole che già hanno attivo il progetto Nonni Amici e che hanno aderito al di là di ogni nostra aspettativa. L’obiettivo educativo è quello di dare ai bambini una maggiore fiducia nelle loro possibilità, consentendo ai genitori di essere tranquilli, visto che i loro figli avranno comunque chi li accompagnerà. L’adesione all’iniziativa è lasciata ad ogni singola famiglia e contiamo su una buona risposta, perché non escludiamo che possa consolidarsi una rete di volontariato che permetta di proseguire in questa esperienza”.
“Ogni bambino – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente Fabio Fimiani – avrà un segno distintivo che permetterà anche agli abitanti dei quartieri di riconoscerli e, se è il caso, di indirizzarli per il meglio. E’ un modo per far crescere anche la comunità e responsabilizzare tutti gli abitanti all’attenzione verso i più piccoli. E’ anche un modo per far capire che l’utilizzo della macchina, soprattutto per i percorsi casa – scuola, può essere sostituito da pratiche più “sostenibili”.