Trasporti, per Bruxelles è arrivata l'ora delle chiatte
Nuove proposte in arrivo dalla Commissione europea per aumentare il volume di merci trasportate sui fiumi e sui canali europei. Si tratta di vie navigabili più sicure, con meno traffico e soprattutto più 'verdi' rispetto alle modalità di trasporto via terra
11 September, 2013
Nuove proposte in arrivo dalla Commissione europea per aumentare il volume di merci trasportate sui fiumi e sui canali europei. Si tratta di vie navigabili più sicure, con meno traffico e soprattutto più verdi rispetto alle modalità di trasporto via terra. Basti pensare che le emissioni di CO2 e il consumo di carburante di una grande imbarcazione per la navigazione interna, secondo Bruxelles, rappresentano soltanto 1/3 di quelli del corrispondente trasporto su strada.
Quali allora i mezzi più sostenibili per l'ambiente ed energeticamente efficienti secondo Bruxelles? Le chiatte, che però vengono impiegate solo per il 6% delle merci trasportate in Europa ogni anno. Da qui l'obiettivo di sfruttare il potenziale ancora inutilizzato della rete di 37.000 km di vie navigabili interne. Oltre alla modernizzazione di conche, ponti e canali, la Commissione europea riesaminerà i limiti di emissione per i motori nuovi e prenderà in esame ulteriori limiti per quelli esistenti, modificando inoltre le norme che consentono l'uso di gas naturale liquido come carburante per la navigazione interna. Lo scopo è quello di incoraggiare investimenti in tecnologie verdi, oltre che di sostenere la ricerca e l'innovazione nel settore. I cinque maggiori porti marittimi dell'Ue, al primo posto Rotterdam, sono tutti connessi alle vie navigabili interne.
Siim Kallas, vicepresidente della Commissione e commissario responsabile per i trasporti, ha dichiarato che “ogni anno trasportiamo già 500 milioni di tonnellate di merci sui nostri fiumi e canali, l’equivalente di 25 milioni di mezzi pesanti. Ma non è abbastanza. Dobbiamo aiutare il trasporto sulle vie navigabili a diventare, a lungo termine, un settore di alta qualità. Dobbiamo eliminare le strozzature che ne ostacolano lo sviluppo e investire nelle competenze della sua forza lavoro”. La Commissione propone dunque una serie di azioni nei seguenti settori. Vediamo quali.
Eliminare le strozzature.
Le gravi strozzature che ostacolano il pieno sviluppo del potenziale di questo settore dipendono dalle dimensioni insufficienti delle conche, dei ponti o dei canali e dai collegamenti mancanti, ad es. quello tra i sistemi fluviali della Senna e della Schelda. La Commissione propone di migliorare il trasporto di merci per via navigabile modernizzando le conche, i ponti e i canali di navigazione. Nel quadro del nuovo meccanismo per collegare l’Europa e degli orientamenti per le TEN-T, si darà la priorità a nuove opportunità di finanziamento a favore delle vie navigabili interne; queste ultime sono inoltre una componente importante di sei dei nove corridoi della rete centrale TEN-T.
Sostenibilità ambientale e innovazione
Rispetto ad altri modi di trasporto terrestre, il trasporto per via navigabile è efficiente dal punto di vista energetico, sicuro, silenzioso e quasi esente da congestionamento. Le misure proposte dalla Commissione contengono, tra l’altro, nuove norme sui motori volte a incoraggiare investimenti in tecnologie a basse emissioni, nonché un sostegno per la ricerca e l’innovazione.
Migliorare l’interconnessione con le altre forme di trasporto
Un obiettivo prioritario è quello di migliorare i collegamenti tra le vie navigabili interne, la strada e la ferrovia, con un’attenzione particolare ai collegamenti nei porti marittimi e fluviali. Nel quadro dell’attuale revisione dei servizi d’informazione fluviale, la Commissione presenterà proposte volte a migliorare gli impianti di movimentazione del carico e a ridurre le formalità amministrative.
Investire nelle competenze della forza lavoro
Il settore delle vie navigabili dipende da una manodopera qualificata. Le nuove proposte introdurranno un maggiore riconoscimento delle qualifiche e delle carriere, migliorando l’accesso al mercato del lavoro e la mobilità.