Falcognana: Presidio No Discarica, Sottile è danno per l'ambiente
Il Presidio No Discarica ribadisce che l'incarico al Prefetto Goffredo Sottile è un danno. Nella zona della futura discarica della Falcognana abitano circa 25.000 persone, afferma il Presidio:è dunque necessario trovare una soluzione alternativa.
20 September, 2013
"La sola tragedia, nella vicenda della discarica di Falcognana, è la continuazione dell'incarico al prefetto in pensione Goffredo Sottile, il quale parla di un tavolo tecnico fantasma dove i soggetti coinvolti Regione e Comune hanno messo in scena un gioco delle parti, peraltro non aperto a tutti gli interlocutori interessati". Queste le parole del Presidio No discarica Divino Amore. "Sottile afferma l'inesistenza di caseggiati quando nell'immediata vicinanza ci sono non meno di 20/25.000 abitanti (Falcognana, Spregamore, Porta Medaglia, S. Maria delle Mole, Frattocchie e Cava dei Selci). Non sopportiamo più - ha sottolineato il Presidio - il mantra ossessivo per cui non esistono alternative. La soluzione c'è. Intanto il licenziamento del commissario e l'immediata restituzione dei denari pubblici con i quali sono pagati i suoi stipendi per mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati". Il Presidio chiede di metter fine all'emergenza, di portare i rifiuti all'estero per il regime transitorio necessario, di adottare modelli cooperativi e attuare un sistema spinto di incentivi compatibili. Il Presidio ha ribadito fermamente che i danni ambientali sono irrimediabili e chi prende certe decisioni diviene responsabile di queste devastazioni ambientali.
"Il governo, il presidente della Regione Lazio e il sindaco di Roma - ha aggiunto il Presidio - la smettano di lavarsi le mani rispetto ad una vicenda che riguarda in prima persona ciascuno di questi soggetti e piuttosto che plaudire a Sottile gli revochino la fiducia. Soprattutto il Governo, - ha concluso il Presidio - agisca conformemente agli articoli 9 e 32 della Costituzione della Repubblica e stanzi le risorse necessarie per un piano straordinario. Il Ministro Orlando infine, alla cui responsabilità politica va ricondotto l'incarico di Sottile, decida da che parte vuol stare perché i danni ambientali irreparabili causati dall'azione del suo fiduciario Sottile lo pongono in un insanabile conflitto con ogni principio di tutela dell'ambiente, compito di cui il Ministro dell'ambiente è titolare e, di riflesso, con le vigenti normative europee e nazionali".
Il Presidio ha rinnovato inoltre l'appello alla mobilitazione di massa per sabato 21 settembre ore 15.00 in Piazza della Repubblica “contro tute le devastazioni territoriali, contro la nuova Malagrotta al Divino Amore. Il Presidio No Discarica Divino Amore non si arrende, né si arrenderà mai”.
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