“Tassa sui bus, risorsa da valutare”: le precisazioni del Comune
Lavolta: "È una possibilità come tante, che non sarà adottata senza un proficuo confronto con gli operatori privati che sul turismo creano il proprio reddito. Vogliamo capire come si possa attingere a risorse utili allo sviluppo della vocazione turistica della città, soprattutto in chiave di turismo sostenibile"
22 September, 2013
Se il turismo è una scelta strategica per la ripresa, "deve essere qualcosa di cui si occupa l'intero Paese e tutti i Comuni, non solo alcuni”. Lo ha detto oggi il sindaco Piero Fassino, nella sua veste di presidente dell’Anci, nel corso
di un'audizione davanti alle Commissioni Bilancio e Finanze della
Camera sul decreto Imu.
Fassino ha proposto "una revisione e integrazione della disciplina della tassa di soggiorno, un tributo a titolo facoltativo che deve diventare un tributo adottabile da tutti
i Comuni". Tutte le grandi città turistiche hanno adottato, nel corso del tempo, una forma di tassazione dei viaggiatori. Una espressione leggera e garbata (di solito pochi euro) di “compartecipazione” alla gestione della macchina dell’accoglienza. In questo ambito, quella applicata ai bus turistici è una tassa già adottata in tutte le grandi città d’arte italiane. Con modalità e basi di calcolo differenti: dalla tariffa oraria al contributo fisso giornaliero.
Un precedente a Torino si è avuto nel 2010, in occasione dell’Ostensione della Sacra Sindone, quando ai bus di pellegrini che giungevano per un “mordi e fuggi” veniva chiesto un contributo da 30 a 50 euro quale risarcimento ambientale per le emissioni prodotte. Sulla base di quella esperienza si sta ora pensando di reintrodurre una forma di tassazione analoga, anche se non è ancora chiaro quale potrà essere la modalità di applicazione.
Durante la Commissione Ambiente di Giovedì 19 settembre si è svolta sul tema una breve discussione nel corso della Commissione Ambiente, ma la mozione che ne faceva riferimento è stata rinviata ad altra riunione. “È di certo prematuro parlarne oggi, quando ancora non si è aperto nessun tavolo di confronto sulla sua possibile applicazione. È una possibilità come tante, che non sarà adottata senza un proficuo confronto con gli operatori
privati che sul turismo creano il proprio reddito – ha affermato Enzo Lavolta, assessore all’Innovazione e all’Ambiente - Vogliamo capire come si possa attingere a risorse utili allo sviluppo della vocazione turistica della città, soprattutto in chiave di turismo sostenibile, attraverso un percorso condiviso indirizzato alla ripresa economica”.