Non snaturiamo le domeniche a spasso di Milano
L'intervento di Paolo Hutter per Eco dalle città e per la cronaca di Milano de La Repubblica
27 September, 2013
Ma davvero il proseguimento delle "domeniche a spasso" - intese come il piacere e non il semplice "dovere antismog" del blocco domenicale del traffico - sarebbe un lusso ormai insostenibile per le casse comunali? Se si arrivasse, come si paventa o si ipotizza, a uno svuotamento sostanziale sarebbe ben triste, innanzitutto per la Amministrazione Comunale che con tanto orgoglio aveva lanciato la nuova formula. Ricordiamolo: quando son stati mobilitati la domenica tutti gli assessori, quando sono stati testati gli indici di gradimento, quando se n'è parlato nei bilanci delle novità positive della nuova fase comunale. Naturalmente tutte le cose sono perfettibili e soprattutto tutte le cose pubbliche, visti i chiari di luna, vanno realizzate in maniera più efficiente e sobria, per risparmiare sui costi, o per aumentare le entrate. Nel caso di queste domeniche a spasso, attenzione però a parlare chiaro. Se si passasse a una gestione cosiddetta a macchia di leopardo, con pedonalizzazioni sparse e limitate a proteggere eventi come le feste di via, si tratterebbe di uno snaturamento radicale.
Non si avrebbe più l'effetto magico della città diversa, si rientrerebbe nella gestione più o meno brillante di una qualunque domenica non invernale. Non molto più interessante sarebbe la chiusura al traffico privato di una porzione molto limitata della città come è la Cerchia dei Bastioni. (Prendevamo in giro Albertini quando lo faceva). Un ridimensionamento della domenica a spasso che non la snaturi del tutto potrebbe essere una riduzione del perimetro alla Cerchia della 90, se questo riduce seriamente i costi. Resterebbe l'interrogativo però di sapere cosa ne pensano gli abitanti delle periferie, che nel sondaggio fatto nei mesi scorsi gradivano la domenica a spasso più ancora degli abitanti del centro. Più egualitario, e forse più efficace sarebbe un taglio dell'orario. Cinque ore - o forse anche solo quattro - di blocco totale pomeridiano dell'intera città lascerebbero intatto l'effetto "magico" e ridurebbero anche la necessità di permessi ed esenzioni. A monte di tutti questi ragionamenti c'è però la necessità di chiarire e rivedere i costi. Non c'è nessun bisogno di fare lo sconto su biglietto dei mezzi pubblici o di dare gratis le bici del bike sharing o l'accesso a impianti sportivi. Il blocco del traffico è una liberazione, per la maggioranza dei cittadini, non c'è bisogno di farsi perdonare regalando sconti che per il Comune sono uscite, costi. Si possono ridimensionare i costi lasciando intatta la domenica a piedi. Resta la necessità di mettere al lavoro più autisti Atm e più vigili. Quanto costa un turno straordinario di 8 ore di un vigile e di un autista Atm? Molto più di 100 euro? E di quanti tra autisti e vigili abbiamo bisogno? Forse ce la si può cavare con 200, fate il totale, non si arriva a 50 mila euro.. Senza contare che per non rinunciare a una cosa così bella come la domenica a spasso ci sono probabilmente disponibilità e risorse volontarie attivabili.Volendo.