Legge di Stabilità 2014: il Ministero dell'Ambiente chiede 900 milioni di euro all'anno
Novecento milioni di euro annui, da spendere per interventi straordinari per la difesa del suolo, per la gestione dei rifiuti in Campania, per la chiusura delle infrazioni europee, per la gestione delle risorse idriche e il sostegno alla green economy: è la richiesta del Ministro Orlando per la Legge Stabilità 2014
02 October, 2013
Il ministero dell'Ambiente ha individuato misure per la salvaguardia del territorio e dell'ambiente per 900 milioni di euro annui che saranno proposte per essere inserite nel disegno di legge di Stabilità 2014. Da interventi straordinari per la difesa del suolo (500 milioni) al piano straordinario per la gestione dei rifiuti in Campania per la chiusura dell'infrazione europea, al piano straordinario per la tutela e la gestione della risorsa idrica per potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani, sono alcuni degli interventi segnalati al ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni come 'essenziali' per la tutela dell'ambiente.
Sostenere la green economy...
Il ministero, accanto a queste proposte, ha previsto altre misure indicate come 'priorità' - fra cui la promozione di misure di green economy negli acquisti di beni e servizi della Pubblica amministrazione - che fanno parte di un bilancio ad oggi dell'attività e che sono oggetto di un disegno di legge. Su cui viene chiesto un appoggio, un confronto ed eventuali suggerimenti alle associazioni ambientaliste, convocate al ministero proprio per informarle delle due iniziative.
Il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, presente all'incontro con la dirigenza del dicastero, ha tenuto a sottolineare "che nulla è cristallizzato in norme e quindi che il confronto con le associazioni è importante" e visto il difficile momento politico con le sorti del governo a rischio "nella peggiore delle ipotesi consegneremo" in un eventuale passaggio di consegne ad un nuovo governo "queste indicazioni di priorità e l'elaborazione normativa. In caso, spero, di prosieguo del lavoro, questa non è una proposta normativa pronta ma una piattaforma di confronto".
Lo "scontrino" del Ministero
Oltre a 500 milioni per interventi straordinari per la difesa del suolo, ai 120 per il piano straordinario per la gestione dei rifiuti in Campania finalizzato alla chiusura dell'infrazione europea e ai 100 per il piano straordinario per la tutela e la gestione della risorsa idrica finalizzato prioritariamente a potenziare capacità di depurazione reflui urbani, ci sono 8 milioni per iniziative da portare ad Expo 2015 fra cui progetti contro gli sprechi alimentari, per il semestre di Presidenza europea e il potenziamento dell'azione amministrativa per la tutela della biodiversità, 60 per il piano straordinario di bonifica delle discariche abusive, 80 per la bonifica della Terra dei Fuochi e 35 per il rifinanziamento del Fondo qualità dell'aria.
Il ministero, è stato ricordato nell'incontro, ha subito dal 2008 un taglio di due terzi del personale, pari a duecento persone e quindi viene chiesto al ministro Saccomanni una 'eccezione ambientale' per evitare ulteriori tagli. Inoltre, il ministero dell'Ambiente chiede che le siano riassegnate le risorse dei risarcimenti per danni ambientali e che, invece, si fermano al Mef, anche in linea con quanto stabilito dell'Ue, per poterle reinvestire per la salvaguardia ambientale.
A proposito della 'promozione della green economy' negli acquisti della pubblica amministrazione, il ministero dell'Ambiente ha pensato a benefici (per esempio riduzione su cauzioni e su garanzie di esecuzione) anche per gli operatori che partecipano alle gare. Nel ddl collegato, ci sono anche proposte che vanno dalla riforma della governance degli enti parco alla riorganizzazione delle commissioni per la Valutazione di impatto ambientale (Via) e Valutazione ambientale strategica (Vas).
Il ministro Orlando ha assicurato che i due documenti saranno presto inviati alle associazioni per approfondimenti e per eventuali suggerimenti. Diciotto associazioni, ha detto uno componenti, hanno assicurato che proseguiranno l'azione di sostegno al ministero ricordando di aver già scritto anche al ministero dell'Economia per dire stop ai tagli al ministero dell'Ambiente, che ormai è quello con il più piccolo portafoglio e rischia di non averlo più.