Car2go, se il car-sharing diventa my-sharing ...
Affiora qualche problema per le Smart di Car2go, dopo il record dei 40.000 abbonati: le vetture lasciate la sera in periferia e riusate solo dallo stesso utente. Danni e furti degli optional sopra la media europea. Daimler chiede al Comune di ridurre la superficie urbana di utilizzo
02 October, 2013
E' confermato il successo del secondo car-sharing milanese, il Car2go tedesco di Daimler che si è aggiunto al GuidaMi di ATM. Gli iscritti al nuovo servizio, beneficiando anche dell'abbonamento gratuito fino al 30 settembre, sono più di 40.000. Dall'1 ottobre iscriversi costerà 19 euro, ma il successo del nuovo car-sharing sembra garantito, soprattutto tra i giovani.
Si sta verificando però un problema, dovuto anche all'ambizioso (e generoso) intento iniziale di Car2go di estendersi non solo nel centro (come AreaC) o nelle prime fasce circolari di Milano, ma di coprire quasi tutto il territorio: ossia rendere possibile l'accesso e il rilascio delle vetture in ben 120 kmq della città (l'intero Comune di Milano è esteso per 180 kmq). E le biposto Smart per ora sono solo 450 ...
Accadono quindi bizzarri itinerari di noleggio: quelli che la usano dal centro dove lavorano, all'estrema periferia dove abitano e la mollano lì la notte, magari sapendo di poterla riprendere loro il giorno dopo. In sostanza, il car-sharing rischia di diventare un po' troppo my-sharing ...
Ecco perché Car2go sta studiando di ridurre, almeno di un poco, l'area metropolitana di noleggio delle Smart. Il parcheggio notturno in zona lontane anche 10 km dal centro, ma ancora parte del Comune di Milano, obbliga spesso gli addetti a dover recuperare le unità troppo periferiche, per riportarle in zone della città più battute anche di sera dai potenziali noleggiatori. Insomma, l'eccessiva dispersione delle auto, nelle zone più remote, sottrae una parte della flotta all'utilizzo frequente degli abbonati ed è diventata un problema da risolvere.
Inoltre c'è il problema dei danni alle vetture e dei furti di strumentazioni come i navigatori, che purtroppo sembrano verificarsi con maggior frequenza a Milano rispetto ad altre città europee.