Milano: ora i car sharing saranno tre
Dopo GuidaMI e Car2Go, in arrivo il terzo car sharing per la mobilità urbana sostenibile milanese: le Cinquecento rosse del Consorzio Eni-Trenitalia-Fiat. L’ingresso nel mercato con una tariffa al minuto inferiore ai 29 cent di Car2Go. Il bacino potenziale dei fruitori dell'auto condivisa sembra essere notevole
04 October, 2013
Dopo un primo periodo di impasse, il Comune di Milano inizia a vedere i risultati del bando per gli operatori di car sharing pubblicato prima dell’estate.
Un bando con dei precisi paletti all’ingresso a Milano di nuovi gestori privati: offrire un servizio 24 ore su 24, con sistemi di prenotazione “rapida” (come le appi sui cellulari), tariffe tutto compreso (viaggio, manutenzione e carburante) e flotta di autovetture il più possibile ecologiche e comunque rispettose dei più stretti standard europei sull’inquinamento.
Se al momento chi sembra avere anticipato tutti e sfruttato meglio l’occasione di proporre ai milanesi un’alternativa di auto condivise al GuidaMI di ATM, sono stati i tedeschi di Daimler, il Comune avrebbe accettato la proposta del terzo operatore, il consorzio di Eni, Trenitalia e Fiat, in procinto di entrare sul mercato con un parco di 650 Cinquecento, rigorosamente rosse.
Lo schema di tariffa sarebbe sempre a consumo (un prezzo inferiore ai 29 cent di Car2go), con un limite massimo di 50 chilometri di viaggio ininterrotto. A quel punto le auto di car sharing in pista – inclusa GuidaMI – sarebbero circa 1300. Troppe per Milano o troppo poche?
Le stime del Comune sul bacino potenziale di fruitori del car sharing sono state riviste al rialzo e secondo il Comune – stando alle dichiarazioni sia dell’Assesssore Maran che del Sindaco, il car sharing è visto come “simbolo della mobilità sostenibile e leggera in vista di Expo” e “può rappresentare una reale alternativa all’auto privata”. Gli obiettivi sono infatti quelli di ridurre il parco macchine, abbassare le emissioni inquinanti, far risparmiare le famiglie e garantire maggior velocità di spostamento.
Per ora tuttavia, a livello di spazio occupabile, i nuovi car sharing dicono che la città dovrà ospitare qualche centinaio di automobili in più sul territorio. Bisogna vedere quali saranno i tempi della conseguente diminuzione del parco macchine privato.