Riscaldamento. De Corato: fa freddo. Il Comune: 7 ore si può già accendere
Il consigliere d'opposizione aveva invitato il Comune ad anticipare l'okay all'accensione degli impianti di riscaldamento, previsto per legge il 15 ottobre, per tutelare gli anziani che starebbero già soffrendo il freddo. Palazzo Marino risponde che la legge già lo permette, ma solo per 7 ore
10 October, 2013
Secondo De Corato fa già freddo o almeno così sostengono molti anziani dai quali avrebbe raccolto lamentele, sull'attesa sino al 15 ottobre, per potere accendere i caloriferi.
Il problema riguarderebbe soprattutto gli inquilini delle case popolari dell’Aler: il freddo improvviso avrebbe costretto alcuni a dormire col cappotto o ad acquistare stufette elettriche. "Una settimana prima non incide sullo smog e aiuta gli anziani", ha dichiarato l'ex vice-sindaco della Giunta Moratti.
Così chiedeva una deroga - "che solo il Sindaco potrebbe emettere" - per anticipare l’accensione dei riscaldamenti (prevista per il 15 ottobre). De Corato anticipava che avrebbe chiesto personalmente a Pisapia.
Stamani però Palazzo Marino risponde ufficialmente: non serve una deroga per un'accensione di sole 7 ore. La normativa nazionale sul riscaldamento, il Decreto del Presidente della Repubblica n. 412 del 26 agosto 1993, stabilisce che gli impianti possano essere attivati per 14 ore al giorno, solo dal 15 ottobre al 15 aprile, ma anche che, nei mesi restanti, senza alcun bisogno di deroga da parte del Comune, il responsabile degli impianti di ogni stabile in città può deciderne l’accensione, in caso di particolari condizioni climatiche, per un tempo massimo di 7 ore giornaliere.
L’ordinanza del Sindaco serve esclusivamente per estendere, in caso di condizioni atmosferiche particolarmente avverse, il periodo di accensione a pieno regime (14 ore).