Efficienza energetica, raggiunto il 65% dell’obiettivo di risparmio nazionale al 2016
Grazie agli incentivi per l’efficienza energetica, l'Italia ha risparmiato, alla fine del 2012, 80.000 GWh sui consumi energetici annui, pari al 65% dell'obiettivo di risparmio energetico stabilito per il 2016
10 October, 2013
L’Italia dell’efficienza energetica è sulla strada giusta: a fine 2012 ha raggiunto il 65% dell’obiettivo di risparmio previsto al 2016 che il nostro Paese si è prefissato per realizzare un'economia a basso consumo energetico, più sicura, più competitiva e più sostenibile, il nostro Paese. E’ il dato significativo che è emerso dal convegno “Efficienza energetica: lo strumento ideale per raggiungere gli obiettivi 20-20-20”, organizzato da ENEA, nell’ambito di Smart Energy Expo, la prima fiera internazionale sull’efficienza energetica che si conclude domani a Veronafiere .
«Gli strumenti di incentivazione messi in atto dal Governo italiano per l’efficienza energetica hanno permesso al Paese di risparmiare a fine 2012 80.000 GWh di consumi annui»,ha affermato il relatore del convegno, Rino Romani, Responsabile dell’UTEE-Unità Tecnica dell’Efficienza Energetica di ENEA- Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo tecnologico sostenibile che ha organizzato 17 convegni durante Smart Energy Expo. L’efficienza energetica è legata a miglioramenti tecnologici, ma anche a comportamenti consapevoli e responsabili verso gli usi energetici.
I vantaggi economici per i consumatori, una volta realizzati gli interventi di miglioramento, sono immediatamente visibili dai risparmi in bolletta e per alcuni interventi, grazie anche a misure di incentivazione nazionali e territoriali, il recupero dell'investimento avviene nel breve-medio termine. Gli obiettivi si estendono dal settore industriale a quello commerciale, dei trasporti e domestico. Fare efficienza energetica, dunque, non conviene solo dal punto di vista ambientale, ma anche in termini economici.
«Oggi spingersi oltre i requisiti minimi conviene perché il costo globale dell’edificio si ammortizza in meno di trent’anni»- ha dichiarato durante la lecture “La prestazione energetica ottimale degli edifici: la Direttiva 31/2010 e la sua applicazione” Francesco Madonna, ricercatore di RSE- Ricerca Sistema Energetico, che fa parte di un gruppo di lavoro istituito dal ministero delle Sviluppo Economico. Il ricercatore ha descritto la metodologia comparativa per il calcolo dei livelli ottimali di efficienza energetica in funzione dei costi, da utilizzare per individuare i requisiti minimi di prestazione per gli edifici e per gli elementi edilizi. Questa metodologia deve essere applicata dagli Stati Membri per effettuare un confronto con i requisiti vigenti e, in futuro, per gli aggiornamenti di tali requisiti.
La Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia persegue l’obiettivo della riduzione dei consumi energetici e l’incremento dell’uso di energia da fonti rinnovabili, allineandosi alla necessità di diminuire la dipendenza energetica dell’Unione Europea e l’emissione dei gas serra.