Smog, primo incontro in Regione dopo l'approvazione del PRIA
A Palazzo Lombardia il Tavolo istituzionale Aria, cui hanno partecipato le Province, le Città capoluogo, i Comuni sopra i 40.000 abitanti, Arpa e associazioni di Enti locali, imprese e parti sociali ed altri. Tra i temi, i protocolli volontari e l'allargamento del divieto di circolazione agli Euro3 diesel: possibile farlo prima del 2016?
10 October, 2013
"L'incontro di oggi è stato particolarmente importante, perché è il primo dopo l'approvazione del Pria, il Piano regionale degli interventi per la qualità dell'aria ed è servito a chiarirne i contenuti a tutti gli Enti pubblici e ai soggetti privati che la Legge regionale identifica come membri del Tavolo istituzionale aria. L'obiettivo era condividere i contenuti del Piano e trovare insieme le migliori modalità di applicazione".
Così l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, durante la conferenza stampa che ha fatto seguito, oggi, a Palazzo Lombardia, al Tavolo istituzionale aria, a cui hanno partecipato le Province, le Città capoluogo, i Comuni sopra i 40.000 abitanti, Arpa, associazioni rappresentative degli Enti locali, delle imprese, delle parti sociali ed altri soggetti pubblici e privati.
"Abbiamo convenuto di ritrovarci tra un mese, un mese e mezzo - ha proseguito Terzi - per fare il punto, prima della data di partenza dell'allargamento del divieto di circolazione degli Euro3 diesel. In linea generale, abbiamo optato per una graduale estensione delle misure del Pria, tutte condivise e molto sentite dalle Amministrazioni. Le misure non avranno effetto dal 2013, proprio per non impattare sulle Amministrazioni e sulle attività produttive. Su sollecitazione di alcune Amministrazioni locali, stiamo valutando la possibilità di poterle anticipare rispetto alla data termine fissata dalla Regione, che resta il 2016".
"Dal punto di vista delle decisioni politiche - ha proseguito Terzi - sono due i settori d'intervento principali: il traffico veicolare e la combustione di biomasse, che rappresentano le due fonti d'inquinamento principali". Attualmente il quadro delle limitazioni della circolazione dei mezzi più inquinanti prevede il fermo degli Euro0 benzina + gli 0, 1, 2 diesel dal 15 ottobre al 15 aprile, dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, nei 209 Comuni dell'area critica. Per gli autobus Euro2 diesel del Trasporto pubblico locale e i ciclomotori e motoveicoli Euro0 a due tempi il fermo è permanente ed esteso a tutta la regione.
LIMITAZIONI DEL TRAFFICO, COSA SUCCEDERÀ ENTRO IL 2016 - Il Pria prevede importanti cambiamenti, che andranno in due direzioni principali: l'estensione dell'ambito territoriale di applicazione delle limitazioni vigenti, col passaggio dagli attuali 209 Comuni a 570 Comuni (altri 361 Comuni lombardi entreranno quindi in area critica e veicoli coinvolti passeranno da 517.000 a 774.000, consentendo di ridurre le emissioni di Pm10 da 0.90 t/giorno a 1.48 t/giorno); l'estensione delle limitazioni della circolazione a ulteriori categorie e classi di veicoli inquinanti: ciò significa che, entro il 2016, anche i diesel Euro3 dovranno stare fermi dal 15 ottobre al 15 aprile. Con questa misura si ridurrà l'emissione di Pm10 di un'altra tonnellata al giorno.
L'IMPEGNO DEL PRESIDENTE MARONI - "Includendo gli Euro3 fra le categorie che non potranno circolare, impatteremo su 400.000 veicoli, fra cui 80.000 commerciali, con un risvolto economico non indifferente", ammette Terzi. "È stato lo stesso presidente Maroni a sottolineare la necessità di introdurre incentivi per la sostituzione dei mezzi, ad esempio cancellando il bollo, la questione è allo studio dell'assessore Garavaglia, che sta cercando di reperire le risorse".
LE RICHIESTE DI MILANO - "Da Milano sono pervenute due richieste - ha detto Terzi -: la prima, di attivare un protocollo su base volontaria, per il monitoraggio degli accessi dei veicoli commerciali inquinanti, tramite l'installazione di un microchip da applicare alla vetrofania; l'altra, di avviare un mese di sperimentazione, dal 15 gennaio al 15 febbraio, di divieto di circolazione dei diesel Euro3. Anche Mantova, Cremona e Bergamo si sono fatte avanti per anticipare alcune misure in via sperimentale. Per quanto mi riguarda, siamo assolutamente favorevoli".
IL PROBLEMA DELLA COMBUSTIONE DELLE BIOMASSE - Per la biomassa legnosa è attualmente vigente, dal 15 ottobre al 15 aprile, il divieto di utilizzo di apparecchi domestici (caminetti aperti o chiusi e stufe) alimentati a biomassa legnosa aventi un rendimento inferiore al 63 per cento nell'area critica e nei Comuni al di sotto dei 300 metri. Il provvedimento attuale interessa già 8,5 milioni di abitanti in Lombardia, ma sarà necessario, in futuro, estendere le limitazioni anche al di sopra dei 300 metri. Ci arriveremo con gradualità e attenzione alle necessità del territorio, nonché incentivando l'ammodernamento degli impianti".
NON SOLO REGIONE - "Le sole misure regionali non sono in grado di garantire il pieno rientro nei limiti - ha spiegato l'assessore. Per questo chiediamo l'intervento dello Stato e dell'Unione europea. Serve un'azione macroregionale in sinergia con le altre Regioni della Valle del Po e un forte impegno, anche economico, dello Stato, che deve approvare un Piano nazionale aria, che contenga misure specifiche per il bacino padano. E' necessario che il Governo assegni risorse specifiche per la qualità dell'aria nel bacino padano. Il trasferimento dei 10 milioni di euro, previsti nel 2006 e già autorizzati dal Ministero nel 2012, sarebbe già un primo segnale".
AZIONI CONCRETE DAL GOVERNO - "Lo scorso 4 settembre - ha concluso Terzi - abbiamo incontrato, insieme alle altre Regioni del Bacino padano, il ministro Orlando, che ha riconosciuto le specificità del Bacino. La Lombardia, due giorni dopo, ha approvato il Pria. Ora aspettiamo atti concreti da parte del Governo".