Rispondiamo alle mail di diversi lettori che ci chiedono come comportarsi di fronte all'inconsueta ondata di freddo che ha colpito il nord del Paese, ancor prima del termine previsto dalla legge per la prima accensione del riscaldamento. In generale, la normativa nazionale fissa le date in cui è possibile procedere alla prima accensione nelle varie fasce climatiche. In caso di freddo eccezionale al di fuori del normale periodo di accensione del riscaldamento, gli impianti possono essere attivati comunque, ma per un numero di ore non superiore alla metà di quelle consentite in via ordinaria (ad esempio: se a Milano, dal 15 ottobre, si possono tenere accesi i caloriferi per 14 ore, se fa freddo è possibile accenderli anche prima di questa data, ma per un massimo di 7 ore al giorno).

Se poi le condizioni di freddo sono davvero straordinarie, l'amministrazione può concedere una deroga ulteriore, estendendo (e precisandolo) anche il numero massimo di ore di accensione permesse. Rimane comunque valido il limite massimo di temperatura (20 gradi come media delle varie stanze della casa, con 2 gradi di tolleranza) indicato dalla legge. Termosifoni a parte, la legge non vieta espressamente di ricorrere ad altri sistemi di riscaldamento come stufe elettriche e condizionatori, ma spesso, a meno che la temperatura non sia davvero rigida, è sufficiente indossare un maglione in più o isolare meglio le finestre e le porte per rendere l'abitazione più confortevole.

E questo vale – per rispondere alla domanda di un altro lettore – soprattutto per condizioni che si avvicinano ai 20 gradi indicati dalla legge come temperatura massima (ad esempio, se il termometro dentro casa segna 18 gradi). Quanto alla “percezione” del freddo, rimane un fatto del tutto soggettivo, anche se in generale, gli esperti di comfort termico indicano proprio in 18-20 gradi la temperatura che, nei mesi invernali, dovrebbe garantire mediamente condizioni di benessere in un ambiente chiuso. Se proprio si avverte freddo anche a queste temperature, resta valido il consiglio di vestirsi a strati, coprendosi un po' di più quando si avverte disagio.