Discariche Roma, Radicali: nel Lazio ancora sversati rifiuti non trattati
In un video i Radicali mostrano le prove su discariche nel Lazio con rifiuti sversati non trattati e annunciano un esposto alle Procure competenti e a tutti i soggetti istituzionali interessati
19 October, 2013
(Fonte: Ansa e RadicaliRoma)
"Abbiamo una documentazione che prova una situazione gravissima e illegale per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti nel Lazio, perchè mostra come ancora in questi giorni vengano sversati in discarica rifiuti assolutamente non trattati in violazione della normativa europea e nazionale". Ad affermarlo sono il consigliere radicale di Roma Capitale (eletto nella civica Marino) Riccardo Magi, il membro del comitato nazionale dei Radicali italiani Massimiliano Iervolino e il segretario dei Radicali Roma Paolo Izzo. La loro documentazione sarà oggetto di un esposto alla Procura di Roma e a tutte le autorità competenti.
In un video, diffuso dai Radicali, vengono riportate le normative a loro dire non rispettate e alcune immagini scattate il 7 ottobre scorso nei siti di Borgo Montello (Latina) e dell’Inviolata, presso Guidonia Montecelio (Roma). "Nelle immagini -si sente nel video- appare in modo inequivocabile che vengono ancora conferiti rifiuti indifferenziati, non trattati o trattati in modo non sufficiente, in violazione della direttiva europea del 1999 e della legge italiana, e nonostante il deferimento dell’Italia alla Corte di giustizia europea".
"La documentazione – proseguono gli esponenti Radicali – mostra come le rassicurazioni delle autorità competenti ai cittadini siano infondate. Il conferimento di rifiuti non trattati, come è noto, provoca percolato, odori nauseabondi, danni ambientali enormi e danni alla salute. Proprio per questa situazione del Lazio, e solo di Malagrotta, la Commissione europea ha deferito l’Italia alla Corte europea di giustizia. Da questa documentazione – concludono i Radicali – trarremo un esposto alle Procure competenti e a tutti i soggetti istituzionali interessati (Regione, Arpa, Ministero dell’Ambiente, Carabinieri Noe, ecc) nonchè ovviamente una comunicazione alla Commissione europea".