Rifiuti: i cittadini della Valle Galeria scrivono, la Commissione Europea risponde
Scambio di missive tra i cittadini della Valle Galeria (Roma) e la Commissione Europea sul tema delle discariche. La CE afferma di aver già aperto un'indagine diretta a far sì che l'eventuale nuova discarica di Roma venga autorizzata e realizzata in conformità delle pertinenti direttive UE. Pubblichiamo il testo della missiva
21 October, 2013
Discariche e rifiuti sono i temi all'ordine del giorno per i tanti cittadini che abitano la Valle Galeria dove sorge la discarica di Malagrotta, chiusa il 30 settembre ma che ancora emana cattivi odori, e dove rischia di sorgere una nuova discarica a Monti dell'Ortaccio. Come scritto anche da Eco dalle Città, su Monti dell'Ortaccio è stato recentemente diffuso un comunicato dell'Associazione Raggio Verde che è venuta in possesso dello studio idrogeologico redatto dall'ente pubblico La Sapienza di Roma su incarico del proponente Co.La.Ri: tale studio non esclude in maniera inequivocabile l'assenza del pericolo d'inquinamento della falda.
I cittadini ovviamente non sono rimasti “con le mani in mano”, ma hanno preso carta e penna e il 28 settembre hanno scritto di questa situazione anche alla Commissione Europea, Direzione Generale Ambiente.
Visto lo studio dell'Università “noi cittadini ci aspettiamo che il Commissario Sottile o, in alternativa, l'Autorità competente, ritiri immediatamente l'AIA rilasciata il 27 dicembre 2012 che autorizzava una discarica in località Monti dell'Ortaccio, in quanto la prescrizione imposta dallo stesso firmatario (Commissario) non risulta rispettata”, si legge nella lettera inviata a Bruxelles da Alessandro Costantino Pacilli, rappresentante del Presidio Cittadini Liberi della Valle Galeria. “Vi chiedo, a nome di tutti i Cittadini della Valle Galeria, di fare pressioni sulle Autorità Italiane (Ministro dell'Ambiente Orlando, Commissario Sottile, Regione Lazio) affinché si adoperino per annullare l'AIA su Monti dell'Ortaccio”.
La Commissione Europea il 17 ottobre ha risposto così a Pacilli e a tutti i cittadini della Valle Galeria (pubblichiamo la missiva integrale):
“Oggetto: Sua missiva del 28 settembre 2013, relativa alla possibile apertura di una discarica a Monti dell'Ortaccio (Roma)
Gentile Signore,
La ringrazio per la missiva in oggetto, relativa alla possibile apertura di una nuova discarica a Roma in seguito alla chiusura della discarica di Malagrotta. La informo che la Commissione europea ha già avviato un'indagine (pratica EU Pilot 3585/12/ENVI) diretta a far sì che l'eventuale nuova discarica di Roma, qualunque sia la località in cui le Autorità italiane decideranno di ubicarla, venga autorizzata e realizzata in conformità delle pertinenti direttive UE, tra cui in particolare la direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati (direttiva VIA), la direttiva 2008/1 /CE sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento (direttiva IPPC) e la direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti (direttiva discariche). Qualora l'esito della suddetta indagine, la quale è tuttora in corso, dovesse consentire di configurare una violazione del diritto UE, la Commissione adotterà i provvedimenti del caso. Mi preme tuttavia precisare che l'obbligo di assicurare il rispetto del diritto UE da parte delle autorità degli Stati membri spetta in primo luogo alle autorità amministrative e giudiziarie degli stessi Stati. Inoltre, solo i giudici nazionali hanno il potere di rivolgere ingiunzioni alle amministrazioni degli Stati membri o di disporre l'annullamento di atti di autorità degli Stati membri, mentre un'eventuale sentenza della Corte di giustizia UE può solo accertare l'esistenza di una violazione del diritto UE, in seguito alla quale spetta sempre allo Stato membro adottare i provvedimenti necessari per porre fine alla violazione accertata. A tale riguardo, rilevo che, secondo le informazioni da Lei fornite, il progetto di apertura di una discarica a Monti dell'Ortaccio è già oggetto di un ricorso pendente innanzi al TAR.
In considerazione di quanto testé illustrato, La informo che questi servizi non registreranno la missiva in oggetto come reclamo, ma terranno in evidenza le informazioni da Lei trasmesse nell'ambito dell'indagine già in corso.
Voglia gradire l'espressione dei miei distinti saluti.
Ion Codescu"
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