Rifiuti Zero Fiumicino: "A Bracciano non serve una Cupinoro più grande"
Il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino commenta l'autorizzazione all'ampliamento della discarica di Cupinoro rilasciata dalla Regione Lazio: "La volumetria sarebbe eccedente"
21 October, 2013
Il 16 ottobre scorso con Determinazione n. G00480 la Regione Lazio ha rilasciato il parere favorevole al progetto presentato dalla Bracciano Ambiente relativo ad un ampliamento dell'attuale discarica di Cupinoro per una volumetria ulteriore di 450.000 mc.
“Sappiamo tutti che anche in presenza di un ciclo dei rifiuti virtuoso nel breve/medio periodo continueranno ad essere necessarie discariche per ospitare, sino alla sua massima riduzione, il residuo inertizzato dei rifiuti, ma la volumetria di 450.000 mc del VAIRA 1 è di almeno 200.000 mc eccedente rispetto alle necessità presenti e dei futuri dieci anni dell’attuale bacino di conferimento”, dichiara il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino sull'autorizzazione all'ampliamento della discarica di Cupinoro. La volumetria autorizzata, infatti, era stata richiesta dalla Bracciano Ambiente. per supplire alle necessità dell’allora previsto impianto TMB da 135.000 t/a. “Oggi, poiché l'impianto TMB è stato ridimensionato scendendo a 60.000 t/a, perché non rivedere anche la volumetria del nuovo invaso?”.
Questa decisione, giunta all'indomani della scelta del Commissario Goffredo Sottile di avviare alla discarica di Bracciano 20.000 t. di rifiuti trattati di Roma (codice 191212), pone quindi le condizioni per cui il nuovo invaso, negli almeno 200.000 mc eccedenti, ma autorizzati, possa ospitare rifiuti provenienti da altro comune.
“Sappiamo benissimo – commenta il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino- che cambiare ciclo dei rifiuti non è cosa semplice, che le necessità economiche dei comuni troppo spesso ne condizionano le scelte, che il mercato energetico invade e stravolge l’ambito dei rifiuti spacciandoli per fonte energetica rinnovabile e incentivandoli con fondi pubblici, che manca una campagna adeguata di informazione e sensibilizzazione verso i cittadini che sono portati a sottovalutare i reali drammatici danni alla salute e all’ambiente derivanti da impianti come discariche, inceneritori, biogas, ecc. sino a quando questi stessi impianti non arrivano massicciamente nel loro giardino, ma nonostante tutto siamo convinti che questa situazione possa e debba essere cambiata. La Regione Lazio deve farci capire subito quale progetto ha intenzione di mettere in campo per i prossimi anni, quale impiantistica vuole privilegiare, quali ATO vuole individuare. Roma – aggiunge il Comitato - deve trovare una soluzione ai suoi rifiuti all’interno del proprio territorio, le discariche di 'tal quale' come Malagrotta e come Cupinoro devono essere chiuse, deve essere avviata una politica fatta di azioni e tempi certi per la prevenzione a monte dei rifiuti, per estendere capillarmente la raccolta differenziata porta a porta e domiciliare in tutti i comuni. I rifiuti per noi non sono risorse, sono un problema ed in quanto tale va minimizzato e gestito nel miglior modo possibile con un ciclo naturale dei rifiuti che preveda impiantistica volta al recupero di materia e al trattamento del rifiuto organico mediante compostaggio aerobico. VAIRA 1 con i suoi 450.000 mc di nuova volumetria – conclude il Comitato - pone le premesse perché domani o dopodomani possa essere riempita dai rifiuti di altri comuni, magari di Roma, che con AMA e una raccolta differenziata attestata saldamente sotto il 30% rischia di sommergere tutta la provincia”.
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