Roma, Legambiente: troppe auto e troppi incidenti
Roma, dati allarmanti sulla sicurezza stradale. Legambiente: “Meno auto e mobilità sostenibile per una città più sicura e vivibile”. Incroci killer tra la Togliatti e Prenestina/Casilina
23 October, 2013
I recenti dati sulla sicurezza stradale a Roma raccontano una situazione allarmante, Legambiente chiede un piano del traffico urbano che disincentivi l'auto privata e punti sulla mobilità sostenibile.
Secondo gli ultimi dati sul tema rielaborati dall'Università Roma Tre in occasione della Conferenza Internazionale “Road Safety and Simulation 2013”, che si svolgerà dal 23 al 25 ottobre presso il dipartimento di ingegneria dell'ateneo, sono quasi 20.000 gli incidenti con danni che si verificano a Roma in un anno e che causano più di 25.000 feriti. Un numero impressionante, soprattutto se confrontato con le altre capitali europee. Londra registra 3.000 incidenti in più di Roma ma ha una popolazione più di tre volte superiore e Barcellona si attesta attorno ai 10.000 sinistri, pari alla metà di quelli di Roma, ma a fronte di una popolazione che è ben oltre la metà di quella romana. Sul fronte della mortalità, sono invece 200 le persone che perdono la vita in incidenti stradali a Roma, mentre a Parigi, con una popolazione confrontabile con quella romana, i morti non superano i 40. Impressionante anche il dato sul tasso di motorizzazione a Roma dove supera i 1000 veicoli per 1000 abitanti, mentre a Parigi e Londra si attesta sui 400 per ogni 1000 abitanti. A Roma si verificano il 10% degli incidenti che si verificano in tutta Italia, un numero superiore anche a quello di Milano che si ferma al 7%.
"Il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano deve puntare molto sulla sicurezza nelle strade e per farlo occorre togliere spazio all'auto privata e mettere in campo politiche che puntino su pedonalità, mezzo pubblico, ciclabilità, mobilità sostenibile", ha dichiarato Lorenzo Parlati, Presidente di Legambiente Lazio. "La pedonalizzazione ai Fori Imperiali, da concludersi nel più breve tempo possibile, deve essere il paradigma da replicare in tutti i quartieri, circondandoli di zone 30 e corridoi per mezzo pubblico e biciclette. Occorre ridisegnare la mobilità nella Capitale a misura di pedone, con un trasporto pubblico efficiente e favorendo una mobilità sostenibile. Ascoltare associazioni, comitati, cittadini ma anche mondo universitario che esprime competenze importanti come dimostra la prestigiosa conferenza internazionale che si apre oggi nella Capitale. È questa la strada che Roma deve imboccare per essere più vivibile sul piano della sicurezza e dell'inquinamento.”
Tra gli incroci su cui si concentra il più alto numero di incidenti, l'intersezione tra la Palmiro Togliatti e la Prenestina o la Casilina, tra la Cristoforo Colombo all’altezza di Axa e Casal Palocco e, in città, con Viale dell'Umanesimo e Via della Serenissima. La media di 2,5 incidenti all'anno in tutta la città, raggiunge in questi posti i 50/60 annui. Sono la Cristoforo Colombo, la Prenestina, la Casilina e la Tiburtina alcune delle arterie più pericolose che raccolgono la maggior parte degli incidenti urbani.