Torino, calano i veicoli e le emissioni per la raccolta dei rifiuti
Dal Bilancio di Sostenibilità dell'Amiat relativo all'anno 2012 emerge come l'azienda che si occupa della gestione dei rifiuti urbani nel capoluogo piemontese faccia registrare una diminuzione del numero di veicoli impiegati nella raccolta e un calo delle conseguenti emissioni inquinanti. Scendono le stime di emissione per il monossido di carbonio e per gli ossidi di azoto e soprattutto per il particolato
Meno veicoli in circolazione per lo spazzamento, la raccolta e il trasporto dei rifiuti, e riduzione delle emissioni di gas serra conseguenti. È quanto emerge dal quinto Bilancio di Sostenibilità dell'Amiat, relativo al 2012. L'azienda incaricata della gestione dei rifiuti urbani nella città di Torino, in cui vivono circa 1,1 milioni di abitanti equivalenti, cioè residenti, utenze produttive, studenti e lavoratori pendolari e presenze turistiche, ha chiuso l'anno passato con un fatturato di oltre 198 milioni di euro e un utile netto di 1,2 milioni.
Nel 2012 i rifiuti prodotti in città ammontano a oltre 458 mila tonnellate, pari a circa 490 chilogrammi per abitante residente; un quantitativo che conferma la tendenza degli ultimi anni alla diminuzione dei rifiuti, che erano 481 tonnellate nel 2011 e 497 mila l'anno prima. Un calo che si è accompagnato alla riduzione del numero di veicoli Amiat circolanti: il parco mezzi aziendale attivo è composto da 1492 unità tra autoveicoli e ciclomotori, di cui 1225 quelli a cui sono applicate le direttive della Comunità Europea che definiscono e limitano le emissioni inquinanti (Euro 0, Euro 1, eccetera). Nel 2011 erano invece 1320, 1344 nel 2010. Della flotta Amiat 151, il 10% circa, sono veicoli alimentati con carburante a basso impatto ambientale, metano o elettricità.
Più nel dettaglio, la maggior parte, 870, il 58%, sono veicoli a gasolio; 337, il 23%, a miscela; 89, il 5,97%, a benzina. Sono invece 126 i mezzi elettrici (8,45%), la maggior parte dei quali, un centinaio, sono quadricicli elettrici utilizzati per il servizio di nettezza urbana nel centro cittadino. E poi 41 (2,75%) quelli ad alimentazione ibrida benzina e metano e 25 (1,68%) quelli a metano. Da segnalare inoltre i cosiddetti EEV, Enhanced Environmentally-friendly Vehicle, veicoli ecologicamente avanzati caratterizzati da bassa fumosità ed elevato abbattimento dei livelli del particolato, che ammontano a 66, e più in generale che la maggior parte dei mezzi impiegati dall'Amiat è superiore all'Euro 3.
Grazie alla riduzione e al rinnovamento della flotta, negli ultimi anni è stato possibile ridurre le emissioni inquinanti legate alla raccolta dei rifiuti. Amiat effettua annualmente una valutazione teorica degli inquinanti rilasciati in atmosfera dai mezzi impiegati, considerando l’impegno orario e la potenza media dei motori. Dall'analisi emerge che l'anno scorso si è potuto abbassare il monossido di carbonio del 7% rispetto al 2011, addirittura di quasi un terzo, il 27,7%, rispetto a quattro anni fa. Il calo stimato degli ossidi di azoto è invece del 6% in confronto al 2011, del 19% in confronto al 2009, mentre il particolato avrebbe registrato un calo di ben il 12% in paragone al 2011 e del 34% rispetto al 2009.