Cantieri Metro C, il 28 ottobre sciopero dei lavoratori
Lunedì 28 ottobre i lavoratori della Metro C incroceranno le braccia per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi
27 October, 2013
Lunedì 28 ottobre confermato lo sciopero ed il fermo delle attività dei cantieri della linea metropolitana C di Roma. I sindacati territoriali di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil spiegano infatti che i lavoratori si incontreranno fin dalle 7.30 del mattino nel campo base di via dei Gordiani per un'assemblea permanente.
“All'origine della protesta - spiegano in una nota - la mancata corresponsione delle retribuzioni dei lavoratori, ferme al mese di agosto. La decisione delle tre sigle è giunta la termine di una lunga riunione svoltasi nel pomeriggio di sabato, per analizzare il da farsi alla luce della memoria di giunta licenziata dal Campidoglio nella notte di venerdì 25 ottobre". Secondo i sindacati, "la memoria della giunta capitolina non indica di fatto tempistiche certe e non risolve il problema del pagamento degli stipendi in arretrato dei lavoratori, che devono essere immediatamente saldati. Riteniamo di essere di fronte all'ennesimo pezzo di carta che non risolve i problemi e che finirà, con tutta probabilità, per rimanere inapplicato".
A giorni quindi potrebbero essere sbloccati i fonti per i pagamenti. "Ci auguriamo si tratti di fatti certi e non di semplici voci di corridoio", sottolineano i sindacati. “In ogni caso siamo in presenza dell’ennesimo episodio di mancanza di interlocuzione con l’amministrazione capitolina in carica. La nostra protesta non si fermerà fino a quando non vedremo una ripresa effettiva delle lavorazioni, oggi ferme al 40%, nei cantieri della linea metropolitana C, e fino a che non saranno saldate le retribuzioni dovute”.
Inoltre, se non otterranno risposte soddisfacenti, i sindacati annunciano che martedì si riuniranno in presidio davanti al Campidoglio. “Rinnoviamo il nostro appello al Sindaco Marino affinché ci convochi rapidamente per fare il punto sulla metro C e sulle altre opere infrastrutturali e della mobilità cittadina. Non riteniamo utile proseguire questo dialogo a distanza, perlopiù a mezzo stampa e per agenzie. Il primo cittadino è chiamato al dovere del confronto con le parti sociali e ad un'assunzione di responsabilità di fronte ai lavoratori ed alla cittadinanza. Siamo unicamente dalla parte dei lavoratori, decisi a far valere le loro ragioni, con tutta la forza organizzativa e politica di cui disponiamo".
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