Ama, si dimette il Cda per rilanciare l'azienda per i rifiuti di Roma
Nuova vita per Ama? Nella giornata di martedì 29 ottobre si è dimesso il CdA per "garantire una discontinuità e consentire il rilancio dell'azienda". Soddisfatta Estella Marino, assessore all'Ambiente, per i 28,5 milioni di euro stanziati dal consiglio dei ministri per la raccolta differenziata
30 October, 2013
Nella giornata del 29 ottobre quattro dei cinque consiglieri di Ama, l’azienda municipalizzata per i rifiuti di Roma, si sono dimessi determinando di conseguenza la decadenza dell’intero CdA. Lo ha annunciato in una nota l’ormai ex consigliere Stefano Commini, spiegando di aver rassegnato martedì sera anche le sue dimissioni in seguito a quelle di Giuseppe Berti, Gianni De Ritis e Teresa Fasoli.
"In mattinata si sono dimessi De Ritis e Berti. Nel pomeriggio io e poi Fasoli. Non conosco i motivi che abbiano spinto gli altri consiglieri – dice Commini - personalmente, essendo determinanti le mie dimissioni per far decadere l’intero organo amministrativo, non ho esitato al fine di garantire finalmente una discontinuità in Ama. Auspico pertanto che la nuova amministrazione sappia mettere in campo le adeguate risorse umane per poter garantire ai cittadini servizi adeguati".
"Ho rassegnato le mie dimissioni irrevocabili da consigliere d’amministrazione di Ama spa", ha detto in una nota Teresa Fasoli. "Ho messo a disposizione dell’onorevole sindaco Ignazio Marino il mio incarico al fine di consentire il rilancio dell’azienda alla luce delle linee programmatiche dell’amministrazione".
Una "buona notizia" per Natale Di Cola, segretario generale Fp-Cgil Roma e Lazio: "L'ultima stagione in Ama Spa è stata buia e fallimentare, caratterizzata da poca trasparenza, pessime relazioni sindacali e rapporti clientelari. Un groviglio che non ha fatto bene alla Capitale e contro il quale ci siamo spesso battuti in splendida solitudine. Serve un rilancio basato su competenze e progettualità".
Per Estella Marino, Assessore all'Ambente, Agroalimentare e Rifiuti di Roma, con le dimissioni del CdA inizia un nuovo corso per l’Azienda e un nuovo impulso per la gestione dei rifiuti di Roma. "Adesso l’obiettivo dell’Amministrazione è individuare un nuovo management in grado di rilanciare i servizi offerti dall’azienda e vincere la sfida di portare la raccolta differenziata ai livelli previsti dal Patto per Roma. È necessario ora – ha sottolineato - mettere in campo tutte le energie e le competenze per costruire un Piano Industriale, grazie anche alla collaborazione dei lavoratori, in linea con l’idea che questa Amministrazione ha più volte espresso: trasformare i rifiuti in risorsa".
"Apprendiamo inoltre con soddisfazione – ha concluso la Marino - che sono stati stanziati i fondi del Ministero previsti per il raggiungimento del Patto per Roma". Il consiglio dei ministri di martedì, su proposta del Ministro all’Ambiente Andrea Orlando, ha infatti dato il via libera allo stanziamento di 28,5 milioni di euro, da ripartire in 3 anni, per intensificare la raccolta differenziata nella Capitale. I soldi sono previsti all’interno del Patto per Roma e serviranno per potenziare la raccolta differenziata e, dunque, contribuire alla realizzazione del piano rifiuti nella Capitale.