Rifiuti, arrivano le “sentinelle” per difendere la differenziata
In largo Montebello solo il 5,5% della spazzatura smaltita correttamente – da La Stampa del 01.11.2013
01 November, 2013
Claudia Audi Grivetta, Andrea Ciattaglia
Da quasi un mese girano per il quartiere ogni giorno rovistando nei cassonetti dell’indifferenziato. Se trovano materiale che doveva essere smaltito altrove lo segnalano ai cittadini con i loro cartellini gialli. Sono le Sentinelle dei rifiuti che, in occasione del secondo «Trash mob» in borgo Vanchiglia, hanno stazionato per un intero pomeriggio in largo Montebello. Tante mamme con bambini fra i cittadini che si sono fermati per assistere al loro «show». E tante domande: segno che l’interesse è vivo, ma anche che intorno a questi argomenti c’è ancora una buona dose di ignoranza e cattiva informazione.
Operazione svuotamento
Davanti a tutti i presenti hanno svuotato due cassonetti dell’indifferenziato per capire cosa e quanto andava conferito diversamente. Risultati in linea con il precedente Trash mob, quindi scarsi. Nel primo cassonetto, su un totale di 23,5 chili di rifiuti, solo 2 chili erano realmente di indifferenziato. Nel secondo è andata ancora peggio: i rifiuti totali pesavano 27 chili, l’indifferenziato solo un chilo e mezzo. Una percentuale davvero scarsa (5,5 % circa), considerando anche che era stata gettata plastica per ben 2,5 chili e organico per 12,5. Sorprendente poi trovare tanta carta (almeno 2 chili) nell’indifferenziato, dal momento che il servizio di Cartesio è l’unico porta a porta. «La carta per noi è una risorsa, la città la valorizza e ha un ritorno economico dalla vendita di questo materiale. Inoltre è un’opportunità per creare dei posti di lavoro nell’ambito della cooperazione sociale», dice Benedetto Laneri, direttore del servizio Cartesio.
Carta in auge
Per Simone Piacquadio, titolare di una copisteria in via Montebello, funziona solo la raccolta della carta: «male tutto il resto, plastica, vetro, organico. Per buttare correttamente una bottiglia o una lattina bisogna spostarsi di diversi isolati. I bidoni della differenziata scarseggiano». Ma in generale i negozianti differenziano poco. Lo dicono anche i residenti, che si sono trasformati in aiutanti delle sentinelle: «Molti esercenti lo ammettono candidamente. Cambierebbero abitudini solo con i bidoni personalizzati».
Il bilancio
«Sicuramente positivo, soprattutto in termini di partecipazione», sottolinea Ivano Casalegno. Secondo le sentinelle Andrea Cannas e Maria Sole Debernardi, un incentivo alla raccolta differenziata potrebbe arrivare dalla «diminuzione dei cassonetti generici, sostituiti da quelli specifici per raccogliere plastica, metalli, carta e vetro».