Calo dei rifiuti a Torino, in Vanchiglia è più basso di quello generale
Nel capoluogo piemontese la produzione di rifiuti negli ultimi tre anni è diminuita sensibilmente, ma nel quartiere Vanchiglia, zona centrale a due passi dalla Mole e dal Po, il calo del rifiuto indifferenziato è stato di minore entità. Si parla del 4,4% a fronte del 6'8% in tutta la città
04 November, 2013
di Stefania Cibien
Nell'arco di questi tre anni la produzione di rifiuti nel comune di Torino ha subito un calo significativo, sia per quanto riguarda la frazione residua che quella differenziata. Nel 2012 il totale del rifiuto indifferenziato raccolto si era attestato intorno alle 259.979 tonnellate, contro le 270.000 tonnellate del 2011. Fino a settembre 2013 invece, la quatità raccolta è stata di 186.494 tonnellate. Le tonnellate torinesi nei primi nove mesi del 2012 erano state 192.463 (dati Amiat).
Complessivamente, la produzione mensile dei rifiuti nel 2012 e nel 2013 è stata nettamente inferiore a quella registrata di mese in mese nel 2011. La differenza tra quest'anno e lo scorso è invece meno accentuata; c'è una diminuzione, ma meno consistente.
Il calo dei rifiuti è determinato da vari fattori che riguardano le condizioni economiche della popolazione, lo stile di vita ed il sistema di produzione e consumo dei beni. La diminuzione attuale è principalmente dovuta alla situazione economica, che registra una generale diminuzione della ricchezza pro-capite.
In linea con la tendenza generale, il quartiere di Vanchiglia, teatro del lavoro delle Sentinelle dei Rifiuti, ha mostrato un calo del rifiuto indifferenziato durante il periodo considerato, ma confrontato con quello dell'intera città è stato di minore entità (2.290 tonnellate nel 2011, 2.221 nel 2012 e 1.633 al 30 settembre 2013. Gli stessi nove mesi nel 2012 avevano registrato un totale di 1.656 tonnellate). Ciò significa che il peso della quantità del rifiuto residuo del quartiere è aumentata sul totale di quello prodotto da tutta Torino: nei due anni precedenti era lo 0,85% dell'indifferenziato comunale, mentre durante i primi nove mesi del 2013, l'indifferenziato di Vanchiglia era lo 0,97% del totale. La tendenza è la stessa anche confrontando i quantitativi dei primi nove mesi di ogni anno.
La diminuzione nel complesso della produzione torinese, in questi tre anni, si aggira attorno al 6,8%, mentre Vanchiglia ha visto un calo di circa il 4,4%.
Ciò che determina questa differenza è da ricercarsi tra diverse cause, come ad esempio il fatto di essere un quartiere del centro, vicino ad un polo universitario e quindi frequentato non solo dai residenti, e l'apertura durante il periodo considerato di nuovi locali ed esercizi commerciali. Infine, una parte di rifiuto residuo raccolto è attribuibile ad uno scorretto conferimento dei materiali (rifiuto riciclabile nell'indifferenziato). Quest'ultima causa inoltre è quella su cui si può agire direttamente. Come documentato dai trash mob delle Sentinelle, la maggior parte di ciò che si raccoglie come rifiuto indifferenizato sarebbe facilmente e semplicemente differenziabile. Non ci sono comunque dati per valutare se a Vanchiglia è aumentata l'indisciplina dei cittadini nel periodo considerato.
Come per il resto della città, l'uso da parte di tutti del servizio di raccolta differenziata porterebbe ad un calo del residuo, quindi al conseguente risparmio sul costo di smaltimento, che nel caso di Torino è quello di incenerimento nel termovalorizzatore del Gerbido.