Sacchetti: per European Bioplastics la bozza di direttiva europea non esonera i compostabili
L'associazione European Bioplastics chiede alla Commissione di esentare i prodotti a base di bioplastica dalla bozza di direttiva. Ma non lo erano già automaticamente? L'abbiamo chiesto all'associazione stessa che ci risponde "No. Ora come ora la proposta della Commissione comprende tutti i tipi di plastiche"
07 November, 2013
Nella proposta di direttiva europea volta a limitare l'uso dei sacchetti di plastica usa e getta non si parla mai di biodegradabilità, né di compostabilità: come avevamo previsto, questa "lacuna" ha già cominciato a creare qualche problema nell'interpretazione del testo.
Se in Italia la direttiva è stata salutata dal Ministro Orlando e dai sostenitori della bioplastica come una vittoria della linea italiana, l'associazione European Bioplastics dà un'interpretazione più cauta della bozza: ossia, non dà affatto per scontato che i sacchetti biodegradabili - ma nemmeno quelli compostabili - siano automaticamente esentati dalle misure restrittive che colpiscono i colleghi 100% plastica.
Nelle ultime settimane l'associazione aveva diramato comunicati in cui si sottolineava l'importanza di includere nel bando una specifica esenzione per i sacchi d'asporto merci realizzati in bioplastica, proprio in considerazione della performance ambientale del prodotto.
Abbiamo chiesto spiegazioni agli uffici stampa dell'associazione, da cui ci hanno risposto:
"Attualmente la proposta della Commissione europea comprende tutti i tipi di materie plastiche. Bandire tutti i sacchetti di plastica con spessore inferiore ai 50 my vorrebbe dire bandire anche prodotti che sono invece biodegradabili e compostabili, e che potrebbero essere utilizzati invece per contenere l'umido organico. Esentare le bioplastiche darebbe invece più flessibilità ai rivenditori e ai consumatori quando dovranno confrontarsi con le nuove misure".
Per questa ragione, l'associazione chiede che nel testo siano esplicitamente esonerate da tasse e divieti di commercializzazione le buste compostabili e quelle bio-based almeno al 50% (dove per biobased si intende realizzate con prodotti di orine biologica, in particolare quelli derivanti da scarti dell'agricoltura). (Comunicato completo qui).
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