Trasporti in Piemonte, Legambiente contro i nuovi rincari
"Tra il 2009 e il 2011 il numero dei pendolari è cresciuto del 13%, mentre il servizio offerto è diminuito di un 5% nel 2011 e di un ulteriore 5% nel 2012. Le tariffe sono invece aumentate del 10% nel 2011 e del 12% nel 2012: assurdo prevedere nuovi rincari, a pagare sono ancora l'ambiente e i cittadini"
14 November, 2013
“Ci uniamo all’Anci e all’Uncem nel ribadire la nostra contrarietà ai nuovi rincari sul trasporto pubblico previsti dalla Regione Piemonte –dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. Ormai è chiara la folle politica messa in atto dalla Regione: aumentare il prezzo dei biglietti e ridurre il servizio offerto. Tutto ciò nonostante in Piemonte il numero dei pendolari sia in costante aumento. E’ dunque assurdo in questo contesto che si prevedano nuovi rincari a fronte delle numerose soppressioni di corse e di intere linee. Aumentare oggi le tariffe disincentiverebbe l’uso dei mezzi pubblici a discapito dell’ambiente e delle tasche dei cittadini”.
Tra il 2009 e il 2011 il numero dei pendolari è cresciuto del 13%, mentre il servizio offerto è diminuito di un 5% nel 2011 e di un ulteriore 5% nel 2012. Le tariffe sono invece aumentate del 10% nel 2011 e del 12% nel 2012.
“Questo è invece il momento storico per mettere in campo tutte le misure possibili, a partire da politiche di incentivo del trasporto pubblico, per convincere i piemontesi a ridurre drasticamente gli spostamenti in automobile –dichiara Federico Vozza, vicepresidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. Il perdurare del problema smog nella nostra regione è principalmente dovuto ad un parco auto che non ha eguali in Italia e in Europa: 624 auto agni mille abitanti rispetto, ad esempio, alle 586 della vicina Lombardia, alle 450 dell’Olanda e alle 480 della Francia”.
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