Sciopero dei mezzi pubblici a Genova: che ne pensano.... i ciclisti?
Il quarto giorno di sciopero dei mezzi pubblici nel capoluogo ligure lascia spazio a riflessioni anche di natura non sindacale: mobilità, trasporto pubblico, ascensori urbani, senza dimenticare le biciclette. Eco dalle città ne ha parlato con Gianluca Fontana, uno dei referenti del ciclismo urbano genovese e coordinatore del blog “Anemmu in bici a Zena! Andiamo in bicicletta a Genova!”
22 November, 2013
di Fabio Zanchetta
Da quattro giorni Genova è paralizzata da uno sciopero sindacale dei trasporti: i lavoratori di AMT (Azienda Mobilità e Trasporti di Genova) rigettano le proposte dell'amministrazione in merito alla possibilità di privatizzare parte dell'azienda. In questo quadro di natura prettamente sindacale viene lasciato poco spazio a riflessioni più ampie sulla mobilità e sui mezzi alternativi, temi portanti della rete Mobilità Nuova di cui fa parte Gianluca Fontana, uno dei referenti del ciclismo urbano genovese e coordinatore del blog “Anemmu in bici a Zena! Andiamo in bicicletta a Genova!”.
I ciclisti urbani Genovesi che pensano di questo sciopero ad oltranza?
Secondo me il problema qui non è tanto che si scioperi per un servizio pubblico o privato, ma che si manifesti (noi tutti) affinché il servizio di trasporto locale sia una delle prime voci di finanziamento da parte dello stato e delle amministrazioni pubbliche; cosa che ultimamente sta andando nella direzione diametralmente opposta. Io non sono dalla parte dei tramvieri per il fatto che chiedano che il servizio resti pubblico. Sono dalla loro parte perchè finalmente hanno sollevato il problema del trasporto pubblico locale.
Non sono convinto del fatto che un "padrone" privato non possa far funzionare bene il servizio. Sono invece convinto del fatto che se non c'è la volontà politica per farlo funzionare questo non funzionerà mai né col pubblico né col privato. E' questa è in sintesi anche l'idea che sta alla base di Mobilità Nuova.
Mi rivedo molto nelle parole di Guyot, ex Amministratore delegato AMT, «Meno politica nel management, più flessibilità dai lavoratori».
Genova, rimane comunque una città molto motorizzata, trasporto pubblico o meno, forse anche per la sua conformazione geomorfologica.
Certo, tuttavia, nel nostro blog si possono trovare un pò di dati anche sulla sua conformazione e su come si potrebbero risolvere i problemi delle salite con pochi impianti di risalita mirati, rendendo di fatto Genova una delle città più facilmente ciclabili!
Pochi conoscono le potenzialità dell'ascensore Castelletto Ponente! Le salite in bici si possono fare in Ascensore, il resto è divertimento!
Oltre che per i residenti di questa zona collinare, è interessante anche per chi deve andare a Staglieno partendo dal centro in pochissimo tempo (circa 15 minuti) evitando le strade trafficate di fondovalle; o per permettere ai turisti di percorrere una delle zone più incantevoli della nostra città godendo di parchi urbani e scorci indimenticabili.
Il tutto, ovviamente, portando con noi la nostra fedele bicicletta e cavalcandola non appena usciti dall’ascensore in Spianata Castelletto.
E a proposito di AMT e trasporto pubblico (l'ascensore in fondo lo è!): per gli abbonati AMT il trasporto biciclette è gratuito. Peccato che lo sappiano in pochissimi (e il comune abbia fatto veramente poco per diffonderlo).
Quindi Genova non è così difficilmente cicalbile come si crede. Il rapporto fra l'Amministrazione e i ciclisti è teso come quello con i sindacalisti di AMT?
Il clima non è teso ma il tema della ciclabilità e della mobilità nuova è molto lontano dall'amministrazione e anche dagli abitanti ma non da tutti. Inizia a formarsi una coscienza comune e lo testimonia ad esempio il fatto che ci siano più di 1300 adesioni alla pagina. Vedi la banale questione dell'ascensore, da parte della amministrazione manca completamente una tensione alla propaganda di queste possibilità.
Come sempre prevale la paura di perdere consensi.
Attualmente anche in tema ciclistico si pensa poco agli spostamenti casa lavoro, ma ci sono gli studenti, gli anziani che sono tantissimiqui, le famiglie, e per questo sto proponendo un perscorso secondario una proposta concreta che sto ponendo alla attenzione mediatica in questi giorni è questa.