Paolo Gandolfi: «La mobilità ciclistica come soluzione al problema della mobilità urbana»
Paolo Gandolfi, deputato del Pd ed ex assessore all'Ambiente del Comune di Reggio Emilia, nonchè promotore degli “Stati Generali della bicicletta e della mobilità nuova” tenutisi a Reggio nell’ottobre 2012, è intervenuto al convegno “Promuovere la mobilità ciclistica” organizzato dall'Università di Verona
29 November, 2013
di Matteo Paolini
«La bicicletta dev’essere vista come soluzione chiave per il sistema sostenibile di mobilità della città». Ha esordito così il Deputato del PD Paolo Gandolfi, promotore degli “Stati Generali della bicicletta e della mobilità nuova” tenutisi a Reggio Emilia nell’ottobre 2012, e intervenuto venerdì 29 novembre all’Università degli Studi di Verona in occasione del convegno “Promuovere la mobilità ciclistica”. L’incontro, organizzato dal Dipartimento Scienze neurologiche e del movimento dell’Università scaligera, ha visto inoltre la consegna dei diplomi ai ventuno partecipanti al 1° corso di perfezionamento e aggiornamento per una nuova figura professionale, quella di “Promotore della mobilità ciclistica”.
Gandolfi nel suo intervento ha fatto un po’ la cronistoria del problema della mobilità: «La programmazione della mobilità urbana è sempre passata per una modalità tecnocratica, si è sempre sviluppata su un’idea d’implementazione e fluidificazione per rispondere alla domanda del 70% della mobilitazione fatta di automobilisti. Una risposta che però non riesce a sopperire alla domanda, per questo si è passati dai “piani urbani del traffico” ai “piani urbani della mobilità”, senza così focalizzarsi sulla domanda automobilistica». I miglioramenti che si studieranno dovranno rispondere a tre principi: l’efficienza, l’inquinamento, non solo atmosferico, ma anche acustico e la sicurezza, «Considerando questi tre punti si riusciranno ad ottenere dei progressivi miglioramenti. La chiave della mobilità – ha aggiunto Gandolfi – è quella di spingere quella ciclistica, non più come bandierina verde, ma come soluzione al problema della mobilità urbana». Sarebbe opportuno quindi, secondo il deputato, rafforzare questa visione recuperando il valore degli spazi urbani. L’obiettivo è di abbassare quel 70% della mobilità automobilistica di almeno un 15% e di trasferirlo tra il trasporto pubblico, ciclistico e pedonale.